Cassano intenzionato a mettere in mora il Piacenza

Il portiere Mario Cassano, agli arresti domiciliari per il Calcioscommesse, avrebbe chiesto la messa in mora nei confronti del Piacenza Calcio per gli stipendi arretrati che la società non ha ancora provveduto a saldare.
CALCIOSCOMMESSE – In attesa della sfilata dei tredici, prevista per oggi negli uffici della Procura federale (rinviata a data da definirsi la convocazione di Bertani), continuano gli interrogatori di Palazzi e i suoi 007 in via Po a Roma. Ieri è stata soprattutto la giornata dell’attaccante dell’Atalanta Guido Marilungo e di quello del Padova, ma con passato nell’Albinoleffe e nella stessa Atalanta, Francesco Ruopolo.
Il nome di Marilungo compare in due intercettazioni (conversazioni Pirani-Micolucci e Pirani-Buffone) in cui si diceva che, qualora non avesse giocato Doni, sarebbe dovuto essere Marilungo a stringere la mano a Micolucci prima di Ascoli-Atalanta (1-1) per sancire la combine. Doni, interrogato dal pm Di Martino lo scorso 11 gennaio, aveva preso atto dell’esistenza delle intercettazioni, ma aveva negato qualsiasi coinvolgimento di Marilungo.
Cosi’ come ha fatto oggi lo stesso attaccante, per bocca del suo legale, al termine dell’interrogatorio, durato appena un’ora. ‘Posso dire soltanto – ha affermato l’avvocato Tuccini – che il giocatore e’ totalmente estraneo a qualsiasi vicenda.
Non e’ al corrente dei fatti di cui si parla e non ha mai sentito parlare di combine’.
Ma all’attenzione della Procura federale c’e’ anche Padova-Atalanta (finita 1-1), con l’obiettivo di capire se ci fu un accordo tra le societa’. Secondo il gip di Cremona, Salvini, si tratto’ infatti di ‘una partita che, secondo quanto si desume dalle intercettazioni, ha visto raggiunto l’obiettivo che le squadre stesse si proponevano’. E ancora: ‘L’esistenza di un accordo tra le due societa’ e’ sostanzialmente confermato dalle dichiarazioni rese in occasione degli interrogatori’. Per questo motivo, oggi pomeriggio, oltre a due ex Albinoleffe, Narciso e Cellini, e’ stato ascoltato anche Francesco Ruopolo (circa due ore la durata del suo interrogatorio), ex Albinoleffe ed Atalanta, da quest’anno in forza al Padova.
Oggi i riflettori della Procura saranno puntati soprattutto su Siena-Novara dell’1 maggio del 2011 (terminata 2-2), che secondo Carobbio, interrogato per oltre sette ore la scorsa settimana, vide il tentativo degli ‘zingari’ di combinare il risultato. Il giocatore dello Spezia fu contattato da Gegic e Ilievski, ma ha dichiarato di essersi rifiutato e che altri si misero d’accordo per la combine: ‘Ci fu un contatto – ha detto agli inquirenti – tra Vitiello del Siena e Drascek del Novara il quale avvenne nell’albergo che ospitava noi del Siena. Li ho visti parlare’. Troppo poco per essere sicuri che la combine sia andata a buon fine, visto che la partita fini’ proprio 2-2 perche’, come dice Carobbio ai magistrati, ‘il pareggio sarebbe stato un risultato proficuo per tutti’.
Oltre a Vitiello (Siena) e Drascek (ex Novara), saranno ascoltati per quella partita anche il ds del Siena, Faggiano, il responsabile dell’area tecnica, Perinetti, Cristian Stellini (ex assistente del Siena di Antonio Conte, oggi entrambi alla Juventus), Coppola (ex Siena), Terzi (Siena), Bertani e Gheller (ex Novara). Poi la solita sfilata degli ex giocatori dell’Albinoleffe (Passoni, Sala, Bombardini) e di Poloni (attuale vice tecnico) e Garlini (assistente tecnico).
Rinviate le audizioni di Cristian Bertani (ex Novara, oggi alla Sampdoria), Davide Caremi (ex Albinoleffe), Mario Cassano (Piacenza), Edoardo Catinali (L’Aquila) e Luigi Sartor (ex Ternana), il calendario degli interrogatori e’ stato rimpolpato con Gazzola (Sassuolo) e Di Donato (Ascoli) il 12 marzo, Coser (Novara) e Ventola (ex Novara) il 13, Zamperini, fissato definitivamente per il 14, Shala (ex Novara), Fontana (Novara) e Colacone (Monza Brianza) il 15 marzo.

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