Inizia un nuovo ciclo dei Laboratori triennali di aggiornamento sul linguaggio teatrale proposti da Teatro Gioco Vita a insegnanti, educatori e animatori. Dopo “Dall’illustrazione allo spettacolo d’ombre” (realizzato nel triennio 2006-2008) e “L’origine della figura” (che si è tenuto nel periodo 2009-2011), è prevista tra marzo e aprile 2012 la prima annualità del progetto “Dal fumetto al teatro d’ombre” curato da Nicoletta Garioni. Sono in programma sei incontri all’Officina delle Ombre sul tema “Il fumetto si fa ombra”, sempre il martedì alle ore 17: 6, 13, 20, 27 marzo, 3 e 17 aprile.
Gli incontri, di carattere teorico-pratico, durano circa due ore e mezza. Prenotazione e frequenza sono obbligatorie, la partecipazione è gratuita (per informazioni, Ufficio scuola e formazione di Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, e-mail scuola@teatrogiocovita.it).
Il ciclo è proposto da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione e da Associazione Amici del Teatro Gioco Vita nell’ambito del programma “InFormazione Teatrale”, organizzato con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Il fumetto è caratterizzato da una forte componente emozionale ed empatica. I personaggi dei fumetti ci trascinano nei loro mondi ed alimentano il nostro immaginario, emozionano e coinvolgono in modo trasversale platee estremamente eterogenee. I personaggi di alcuni fumetti diventano vere e proprie icone, più popolari di tanti personaggi in carne ed ossa. Che cosa hanno in comune il fumetto e il teatro d’ombre? Certamente il fatto di essere due linguaggi nati per raccontare e rappresentare storie. È possibile trovare punti di incontro e di scambio tra questi mondi? Come sviluppare attraverso lo spazio e il tempo narrativo e tecnico del teatro d’ombre la struttura “a sequenze” tipica del fumetto? Come staccare dalla carta i personaggi del fumetto e farli vivere in una dimensione d’ombra?
«Il laboratorio “Dal fumetto al teatro d’ombre” – spiega la curatrice Nicoletta Garioni – si propone di indagare le possibili modalità di traduzione e di interazione tra il fumetto e il teatro d’ombre al fine di identificarne e definirne i percorsi espressivi comuni. Dall’analisi delle specifiche caratteristiche di questi due linguaggi partirà un percorso guidato che fornirà agli insegnanti strumenti teorici e operativi per poter realizzare esperienze d’ombre direttamente con i bambini nelle scuole. Il laboratorio sarà incentrato sull’opera di un autore e sulle sue storie disegnate. Si indagheranno le sue forme narrative, i suoi personaggi e lo stile grafico che lo caratterizza, per poi entrare nel territorio del teatro d’ombre attraverso l’esplorazione del mondo delle figure d’ombra, delle sagome e della tecnica di costruzione. Il mondo del fumetto e quello del teatro d’ombre si incontreranno dunque nel percorso del laboratorio: le sequenze e i linguaggi
tipici dell’uno si confronteranno con le possibilità di rappresentazione tipiche dell’altro. I protagonisti dei fumetti si trasformeranno in sagome d’ombra pronte ad esplorare nuovi spazi scenici e nuove possibilità espressive a loro disposizione».
Nicoletta Garioni, illustratrice e scenografa, si è diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Collabora dal 1994 con Teatro Gioco Vita nell’allestimento di spettacoli ed attività legate al teatro d’ombre. Ha partecipato all’ideazione di laboratori e corsi di formazione sul teatro d’ombre per varie tipologie di pubblico: bambini, giovani, insegnanti, professionisti del teatro, in Italia e all’estero.
Dopo aver condotto esperienze di animatrice in alcuni spettacoli di Teatro Gioco Vita e nella mostra/spettacolo “Un mondo di figure d’ombra. Omaggio a Lele Luzzati”, dal 1996 ha iniziato ad occuparsi della costruzione delle sagome per le principali produzioni di teatro d’ombre della Compagnia, tra cui “Alice nel paese delle meraviglie” da Lewis Carrol e “L’uccello di fuoco”, racconto per musica, ombre e danza da L’oiseau de feu di Igor Stravinsky e figure di Enrico Baj. È autrice dei disegni e delle sagome di “El retablo de maese Pedro” di Manuel de Falla; “Miracolo a Milano”, spettacolo d’ombre liberamente tratto dall’omonimo film; “Babar”, per ombre e pianoforte; “Scrooge”, ballata per attori e ombre da “Canto di Natale” di Dickens; “Piccolo Asmodeo”. Ha curato le maschere e le sagome di “Sogno di una notte di mezza estate”, coproduzione 2011 di Teatro Gioco Vita, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza, Imperfect Dancers. Sempre per Teatro Gioco Vita ha curato le scene degli spettacoli “Ranocchio”, dall’opera di Max Velthuijs, e “Cane Blu”, da “Chien Bleu” di Nadja. Nel 1995 ha avviato la collaborazione con Dockteatern Tittut di Stoccolma, teatro specializzato in produzioni teatrali rivolte all’infanzia. Ha inoltre curato le illustrazioni per il libro “Ville vara varg”, pubblicato nel 2000 dalla casa Raben&Sjogren in Svezia. Ha realizzato i disegni e le sagome nel 2009 per l’opera lirica “De l’ombre eterne”, rappresentazione per voci, corpi e ombre da “L’Orfeo” di Claudio Monteverdi, coprodotta da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Scuola dell’opera italiana Teatro Comunale di Bologna nell’ambito di “Operafutura – Laboratori per un nuovo teatro musicale”) e nel 2011 dello spettacolo “Widmo Antygony”, da Sofocle (BTL, Teatr Lalek di Bialystok, Polonia).