Lunedì 5 marzo alle 16.30 nell’Auditorium del Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Nicolini” il maestro Lo Russo si cimenterà in variazioni linguistiche per fisarmonica sola, in pratica un eclettico Talk – concert, dove oltre all’ascolto dello strumento si apprenderà la storia e la straordinaria polifunzionalità della fisarmonica.
Il concerto di lunedì 5 marzo è l’occasione per presentare agli studenti del conservatorio, provenienti da tutta Europa, il nuovo corso musicale.
Il programma è un percorso attraverso alcuni particolari tipi di composizione che non pongono come scopo primario l’innovazione del linguaggio musicale, ma la sua rielaborazione.
Il concerto spazierà dalle musiche di Johann Sebastian Bach a quelle inedite di Marco Lo Russo passando per Girolamo Frescobaldi, Niccolò Paganini, Astor Piazzolla e Gioachino Rossini.
La sintesi di epoche così differenti tra loro rimanda inevitabilmente a una concezione di vero e proprio “artigianato compositivo”, la diretta conseguenza sono le “variazioni” provenienti dalla tradizione colta e da quella popolare.
Del resto la fisarmonica è uno strumento musicale giovanissimo, è nata a Vienna nei primi decenni del ‘900 e da allora vanta una tradizione musicale che la vede protagonista nei più variegati linguaggi musicali.
Il suo “Nomadismo culturale” la rende uno strumento versatile utilizzato nelle trascrizioni della letteratura da tasto per altri linguaggi musicali come il tango, il jazz e la musica d’avanguardia.
Il concerto è un viaggio musicale con due fisarmoniche: una classica da concerto ipermoderno dal suono quasi organistico e tagliente, l’altra, in gentile concessione dal museo personale della fabbrica di fisarmoniche Armando Bugari di Castelfidardo, è una fisarmonica degli anni ’40 dal suono caldo e lontano.