La Spagna per i compositori del secondo ottocento viene vissuta come ‘luogo dell’anima’, una sorta di categoria dello spirito che ispira composizioni di autentico fascino. La penisola iberica con Bizet, Ravel, Rimsky Korsakov e Debussy diventa una sorta di archetipo imprescindibile che invita gli artisti ad inventare nuovi colori, e a scoprire magici ritmi, intrisi di incantevoli effetti danzanti. A questo tema è dedicato il concerto di sabato 3 marzo ore 20.30 al Municipale di Piacenza con John Axelrod, direttore americano di riconosciuto carisma, e la Filarmonica Toscanini.
Filo conduttore della serata di sabato sarà quindi la Spagna: un luogo dove musicisti, di diversa nazionalità, nel cercare calore e colore, anti-accademismo, sensualità e freschezza hanno creato straordinarie invenzioni musicali.
Il concerto avrà inizio con Don Quixote Variazioni fantastiche su un tema cavalleresco di Richard Strauss, una composizione di dimensioni colossali (prevede l’impiego di 97 esecutori) che mostra un idioma orchestrale duttilissimo, capace di passare dal tono caustico e beffardo a quello sentimentale, di tratteggiare scenette di forte impatto teatrale. La struttura complessa e solidamente costruita, ricca di virtuosismi orchestrali, di invenzioni melodiche e di accattivanti soluzioni onomatopeiche, dimostra la straordinaria fantasia del compositore e la sua grande abilità nel manipolare il materiale sonoro. Nonostante la caratterizzazione dei personaggi legata ad alcuni strumenti a partire dal violoncello (Diana Cahanescu sarà la solista, insieme alla viola di Gian Paolo Guatteri) per Don Chisciotte Strauss cerca nell’orchestrazione la continuità sinfonica, facendo circolare i materiali tematici tra diverse famiglie strumentali.
Il programma comprenderà anche il Capriccio spagnolo di Rimskij-Korsakov (Mihaela Costea violino solista), brano pervaso da tutta la brillantezza ritmica e melodica del folclore iberico e illuminato dalla magia orchestrale di uno dei più grandi strumentatori del suo tempo.
Completeranno la serata due brani di Maurice Ravel: Rhapsodie espagnole e Boléro. Profondo conoscitore della cultura iberica (la madre era spagnola), Ravel andò ben oltre la ricerca di effetti servendosi invece di elementi della musica spagnola per farne qualcosa di personale: se nella sua musica si sente risuonare la Spagna non pensiamo solo ai colori, ma al compositore stesso e alla sua inconfondibile cifra stilistica. Anche per la Rhapsodie l’organico è esteso, ma non ce ne accorgiamo: tutto è soffice, agile, trasparente. Da sottolineare gli episodi luminosi: Malagueña e Feria la cui precisione del disegno ritmico-melodico uniti all’eleganza della strumentazione producono una sorta di inquietante realismo.
Il celeberrimo Boléro fu commissionato nel 1928 dalla famosa ballerina Ida Rubinstein. E’ basato sulla ripetizione di due temi principali di diciotto battute ciascuno, proposti da strumenti diversi. I temi si inseriscono sull’accompagnamento ritmico continuo del tamburo e sull’accompagnamento armonico. La successione delle ripetizioni è disposta in un graduale e continuo crescendo, dal pianissimo iniziale fino al maestoso finale, per un totale di diciotto sequenze musicali. Man mano che cambiano i temi vengono inseriti strumenti al fine di curare il timbro e nello stesso tempo per sottolineare uno stato di confusione, tanto che nella parte finale gli strumenti sono tanti da alterare il riconoscimento del ritmo e delle note.
JOHN AXELROD direttore d’orchestra
Con il repertorio estremamente vasto, i programmi innovativi e il carismatico stile direttoriale, John Axelrod continua ad imporsi sempre più come uno dei direttori più interessanti del panorama odierno ed è richiesto dalle orchestre di tutto il mondo. Dopo aver completato la sua carica quinquennale come direttore principale della Luzerner Sinfonie Orchester e direttore musicale del Teatro di Lucerna, ed essere stato nominato Direttore Musicale dell’Orchestre National des Pays de la Loire (ONPL) basata a Nantes e Angers con più di 10.000 abbonati, nell’aprile 2011 John Axelrod è stato nominato Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano “Verdi”, carica che ricoprirà a partire dalla stagione 2011/2012 per un minimo di tre anni.
Inoltre è Direttore Musicale del Wien Film Music Gala Concert “Hollywood in Vienna” con la Orf Radio Symphony Orchestra: evento unico nel suo genere che ha luogo ogni anno alla Wiener Konzerthaus, parallelamente ad incontri e symposium finalizzati a celebrare il contributo dei compositori viennesi allo sviluppo del “suono” di Hollywood e premiando i grandi compositori di oggi influenzati da questo genere di scrittura musicale.
Sin dal 2000, John Axelrod ha diretto oltre 130 orchestre, la maggior parte delle quali dirige regolarmente, evidenziando sia il suo successo che la credibilità europea nel repertorio classico. Tra le prestigiose orchestre europee ricordiamo la Rundfunk-Sinfonieorchester di Berlino, NDR Symphony di Amburgo, Gürzenich-Orchester di Colonia, Gewandhaus Orchestra, Dresdner Philharmonic, Orchestre de Paris, Orchestre National de Lyon, Royal Philharmonic of London, London Philharmonic, London Philharmonia Orchestra, Accademia Nazionale di Santa Cecilia Orchestra, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, Orchestra Filarmonica del Teatro La Fenice, Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, Royal Stockholm Philharmonic, Danish National Symphony, Oslo Philharmonic, Swedish Radio Orchestra, Gulbenkian Symphony di Lisbona, Radio Symphonie Orchester di Vienna, Salzburg Mozarteum, e Sinfonia Varsovia, tra le molte altre. Il suo profilo internazionale come direttore ospite negli Stati Uniti e in Asia lo vede impegnato con la Washington National Symphony, Los Angeles Philharmonic (all’Hollywood Bowl), Philadelphia Orchestra, la Chicago Symphony (al Festival di Ravinia), NHK Symphony Orchestra di Tokyo, Kyoto Symphony e Shanghai Symphony. La sua attività operistica comprende la prima esecuzione del Candide di Bernstein con la regia di Robert Carsen al Théâtre du Châtelet e al Teatro alla Scala, Tristano e Isotta ad Angers/Nantes diretto da Oliver Py e la nuova produzione Kehraus um St. Stephan di Krenek al Festival di Bregenz. Nelle passate stagioni al Teatro di Lucerna ha diretto nuove produzioni di Kaiser von Atlantis, Rigoletto, Rake’s Progress, Don Giovanni, L’opera da tre soldi, Idomeneo – tutte per il Festival di Lucerna – nonché Il barbiere di Siviglia, Evgenij Onegin, L’elisir d ‘Amore e Falstaff. Fortemente impegnato nella promozione del repertorio contemporaneo, Axelrod ha diretto, fra l’altro, le prime di lavori firmati da Kaija Saariaho, Wolfgang Rihm, Jörg Widmann, Marco Stroppa, Michael Gordon, Michael van der Aa, Avner Dorman, Marc-André Dalbavie, Pascal Dusapin, Wojciech Kilar, Gabriel Prokofiev e Karim al-Zand. Ha inciso diversi lavori da Franz Schreker e Wladyslaw Szpilman a Fazil Say, Rolf Wallin e Leonard Bernstein, per SonyClassical, Ondine, Nimbus, Kairos e Genuin.