«La sottoscrizione del nuovo accordo per la moratoria dei debiti delle PMI era una atto necessario, ma purtroppo non si rivelerà risolutivo, data la gravità della condizione in cui versano moltissime imprese», così Pier Maria Mantelli, Presidente di Confapi Piacenza, commenta la firma dell’intesa tra Abi, Governo, Confapi e le altre associazioni imprenditoriali per la nuova moratoria sui crediti bancari.
Intervenuto già nei giorni scorsi per sottolineare la gravità del momento e l’assoluta necessità di una sospensione delle rate dei mutui delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio, Mantelli va oltre. «Il congelamento dei debiti è senza dubbio un fatto positivo, ma senza ulteriori iniezioni di liquidità il futuro di migliaia di aziende resta incerto. Il punto è che oggi per sopravvivere nel mercato globalizzato bisogna crescere e per farlo è necessario altro denaro – prosegue il presidente di Confapi Piacenza – senza risorse non è possibile investire e la capacità competitività delle aziende è destinata a contrarsi. Nel 2011 il 55% delle aziende piccole o medie non ha effettuato nessun tipo di investimento e le previsioni sono ancora più negative, il 64% non ha intenzione di investire nemmeno nei prossimi mesi».
«Il fattore critico resta quello dei canali di accesso al credito. Se non miglioreranno, la nostra economia avrà davvero poche speranze di ritornare ai livelli pre-crisi. Negli ultimi sei mesi, infatti, i rapporti con le banche sono peggiorati per il 53% delle pmi e più del 71% degli imprenditori denuncia un aumento delle condizioni praticate. Si tratta di una situazione intollerabile, che ha avuto pesanti ripercussioni su produzione, ordini e fatturato, diminuiti in tre aziende su cinque».