Ricorre oggi il triste anniversario della tragedia di Fukushima, il disastro nucleare che colpì duramente il Giappone. Orgogliosamente Piacenza può vantare di aver dato il proprio contributo soprattutto per mano dell’associazione “Le Rondini di Chernobyl” che ha ospitato 4 dei 35 bambini giapponesi inviati dal Giappone in Italia per purificarsi dalle radiazioni. Ospitalità che nonostante sia passato un anno continuerà anche questa estate come racconta Carmela Caserta. La presidente dell’associazione piacentina spiega infatti che per purificare un bambino dai residui radioattivi è sufficiente allontanarlo dal paese teatro dell’espolsione un mese all’anno per tre anni. Inoltre la Caserta racconta di come il progetto sia sostenuto con entusiasmo dai genitori dei bimbi, ma in un certo senso osteggiato dal governo giapponese che vorrebbe abbassare l’allarme sul disastro di un anno fa.