Secondo il latitante Hristiyan Ilievski non esiste una banda degli zingari formata per manomettere le gare dei campionati di calcio italiani. Sull’uomo, che ha parlato con i media nazionali, pende però un mandato di cattura internazionale per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, emesso dalla procura di Cremona che pensa sia proprio lui a capo di tutto. Ilievski però nega e indica il nome dell’ex giocatore del Piacenza Gervasoni come referente principale per conoscere quali sono le partite combinate. Insomma smentisce ci sia un gruppo organizzato, ma solo un acquisto di informazioni dai calciatori, per poi giocare le scommesse sulle gare sicure, sostenendo che gli incontri sono già decisi quando entra in gioco lui. Il latitante accusa inoltre Gervasoni di essere la persona che altera le partite avvicinando i giocatori e non il contrario come invece affermato nello scorso dicembre dall’ex biancorosso nell’interrogatorio in Procura a Cremona.