A Piacenza 3 milioni di ecoincentivi per rimozione amianto e fotovoltaico

“A 42 aziende piacentine arriveranno oltre 3 milioni di euro di contributi per progetti di rimozione dell’amianto, di installazione di impianti fotovoltaici e coibentazione degli edifici”. Lo annuncia il consigliere regionale del Partito Democratico Marco Carini, che ricorda come le risorse siano state stanziate dalla Regione Emilia Romagna “a seguito di un apposito bando finalizzato al risanamento dei luoghi di lavoro, al risparmio energetico e allo sviluppo delle fonti rinnovabili”.
I contributi erogati  provengono dal bando dell’Asse 3 del Fondo Europeo per lo sviluppo regionale del quinquennio 2007/2013, con il quale l’Emilia Romagna ha inteso promuovere la competitività energetica e la riqualificazione energetico-ambientale del sistema produttivo. Gli ecoincentivi sono destinati alle imprese che hanno presentato progetti innovativi: 258 le domande presentate, 214 quelle ritenute ammissibili, di cui 42 nella Provincia di Piacenza, che riceveranno finanziamenti per un totale di 3milioni 13mila e 602,55  euro.
“Ricordo che complessivamente la Regione – afferma Carini – ha messo a disposizione ben 13milioni 84mila e 363,90 euro. Si tratta di un contributo notevole, a sostegno degli investimenti aziendali per il rilancio della crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva”. Insieme all’eliminazione dell’amianto, infatti, il bando prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici, per favorire il risparmio e l’autoproduzione di energia, e la riduzione di emissioni di gas serra. “Le risorse in arrivo consentiranno  a 42 piccole e medie imprese – aggiunge Carini – del territorio della nostra provincia di risanarsi dal punto di vista ambientale eliminando l’amianto e di modernizzare i propri edifici grazie all’apporto delle fonti rinnovabili, in una prospettiva che dovrà puntare all’autosufficienza energetica”.
La procedura di liquidazione dei contributi relativi agli interventi di installazione e messa in esercizio di impianti fotovoltaici verrà effettuata solo in seguito all’avvenuta trasmissione del contratto sottoscritto con il GSE, dal quale si possa dedurre in modo evidente che gli impianti realizzati sono solo quelli del tipo “integrati con caratteristiche innovative” e “a concentrazione”, come previsto dal testo del bando. Col Piano Energetico Regionale, l’Emilia-Romagna ha, infatti, dato un segnale chiaro sull’ubicazione degli impianti, che devono essere preferibilmente posizionati sui tetti, per contenere il più possibile il consumo di territorio.

Radio Sound