“Primo anno in famiglia”, aperto il nuovo bando

Un importante aiuto per le famiglie in crescita, per sostenere i neo-genitori nel primo anno di vita dei figli. «È aperto da alcune settimane un nuovo bando per richiedere i contributi previsti dal “Primo anno in famiglia” – spiega l’assessore ai Servizi sociali Giovanna Palladini – il progetto promosso per il sesto anno consecutivo dal Centro per le famiglie del Comune di Piacenza. L’iniziativa prevede un contributo economico integrativo dello stipendio dei genitori, regolarmente occupati, che intendano usufruire dell’astensione facoltativa dal lavoro dopo la nascita di un figlio, nel suo primo anno di vita. Il progetto comunale sostiene così i genitori che usufruiscono di un periodo di aspettativa da lavoro retribuita al 30%, si integra con il sistema dei servizi per prima infanzia presenti in città».
Alle famiglie sarà così concesso un contributo economico integrativo di 300 euro al mese, per un massimo di sei mesi. La cifra viene aumentata a 400 euro mensili, per un periodo massimo di sei mesi, per nuclei familiari con un solo genitore e in caso di parti gemellari. Nel caso di alternanza di entrambi i genitori il contributo è fissato in 400 euro mensili e deve comprendere un periodo complessivo e continuativo non inferiore a sei mesi entro il primo anno di vita del figlio. Sono esclusi dall’erogazione del contributo economico i periodi di astensione dal lavoro con indennità pari o superiore all’80%. E’ prevista inoltre una riduzione proporzionale per i lavoratori e le lavoratrici che usufruiscono di trattamento economico superiore al 30% dello stipendio, in base ai singoli contratti di lavoro.

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I requisiti  per la presentazione delle domande
Per accedere al contributo è necessario che entrambi i genitori siano regolarmente impegnati in un’attività lavorativa, godano dell’astensione facoltativa dal lavoro siano residenti nel Comune di Piacenza e con un valore Isee familiare non superiore a 18500 euro. Il contributo non è compatibile con la frequenza al nido durante i mesi di aspettativa coperti dal contributo e sarà assegnato per un minimo di tre mesi e per un massimo di sei mesi. Al momento della presentazione della domanda, il bambino non deve inoltre avere superato i sei mesi di vita.
Per le famiglie affidatarie, quelle adottive e i genitori di bambini con handicap valgono termini più ampi rispetto a quelli indicati, secondo le relative norme.

Come presentare domanda
Le domande, che dovranno essere redatte sul modulo in distribuzione presso lo Sportello Informafamiglie&Bambini – Centro per le Famiglie, devono essere consegnate a mano presso lo sportello Informafamiglie&Bambini o presso il Protocollo generale di piazza Cavalli 2, aperto da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13, lunedì e giovedì dalle 15 alle 17.30, a cui potranno essere inviate anche tramite posta.