Dopo il decesso di ieri di un 30 enne piacentino per overdose di eroina si torna a parlare della diffusione della droga a Piacenza. Per questo siamo andati a rileggere i rapporti, redatti dalla Regione, in cui è stato effettuato un bilancio dell’attività svolta dalle Ausl sulle dipendenze patologiche.
Dal Rapporto 2008, così come da quello riferito al 2010 (per ora gli unici disponibili) Piacenza risulta al primo posto per il consumo di eroina, in particolare tra i più giovani.
Tra gli studenti consumatori della sostanza è risultato che l’1,5% (Rapporto 2008) e l’1,7% (dato a livello regionale del Rapporto 2010) ha avuto contatto con l’eroina negli ultimi 12 mesi.
La nostra città, inoltre, risulta ai primi posti anche per consumo di cocaina, con il 4,5%.
Se da un lato i decessi droga correlati sono diminuiti (da 8 del ’99 a 1 del 2007) è anche la bassa mortalità (0,70%) a testimoniare come il servizio offerto dall’azienda sanitaria locale sia migliorato rispetto alla cura di questa problematica.
Dati comunque superiori alla media regionale per il consumo di stupefacenti, ma non solo. Piacenza, purtroppo, eccelle anche in altri numeri negativi.
Tra i tanti spicca quello per violazione dell’articolo 186 del codice della strada – guida in stato di ebrezza – dove Piacenza risulta prima con 2 mila e 114 casi segnalati (Rapporto 2008).
Tra le prime anche per guida sotto l’effetto di alcol e droghe, con un poco edificante 13,5% dei fermati ai posti di blocco.
Tra i risultati preoccupanti, in particolare per i più giovani, viene segnalato dai rapporti regionali il cosiddetto “binge driving” cioè l’assunzione di 5 o più bevande alcoliche nel medesimo intervallo di tempo, più o meno breve.
In questa definizione, come spiegato anche dagli esperti, “non è importante il tipo di sostanza che viene ingerita né l’eventuale dipendenza alcolica: lo scopo principale di queste ‘abbuffate alcoliche’ è l’ubriacatura immediata nonché la perdita di controllo. In questa pratica la nostra città risulta prima in assoluto in Regione, riuscendo a superare persino le provincie romagnole della movida, con il 33,6% dei rilevamenti.
Infine, altra pratica legata alle dipendenze nella quale Piacenza si attesta ai primi posti è segnalato il gioco d’azzardo. Il 44,6% degli intervistati (tra i ragazzi dai 15 ai 19 anni) ha ammesso di aver provato giochi in cui si vincono o si perde del denaro.
Il direttore del Sert di Piacenza Antonio Mosti, intervenuto ai nostri microfoni sul caso del ragazzo deceduto per overdose, ha spiegato: “Purtroppo per l’eroina non è un ritorno. Rispetto ad altre sostanze che sono state enfatizzate in certi periodi l’eroina è rimasta sostanza per la quale le persone si rivolgono di più ai nostri servizi”. Questo anche perché, ha concluso Mosti “le modalità di consumo sono cambiate andando a interagire anche con altre sostanza. Però il consumo non è mai calato”.