Delusione per la relazione sulla Fondazione di Piacenza e Vigevano

E’ stata una relazione considerata unanimemente deludente. Tenuta dal dottor Massimo Bacchi, all’interno della Commissione 4 in Municipio, la seduta avrebbe dovuto diradare molti dubbi sorti dopo la proposta di proroga del Cda della Fondazione di Piacenza e Vigevano – avanzata da un membro dello stesso Cda – poi ritirata. Si è invece assistito a una serie di domande, poste dai consiglieri comunali presenti e molti, anzi, troppi omissis da parte del consigliere del Consiglio Generale della Fondazione, organismo che nei giorni scorsi si sono riuniti per decidere se la squadra presieduta da Giacomo Marazzi avrebbe potuto, scardinando lo statuto, allungarsi il mandato di un altro anno (la scadenza prevista è il 2013) vista la “situazione economica contingente”.
Bacchi ha sì chiarito alcuni aspetti della proposta ma in via più formale che sostanziale.
L’idea di auto prolungarsi il mandato, secondo Bacchi (che ha detti di riportare il pensiero confidatogli da Marazzi) sarebbe sorta per limitare i danni, più che per esigenze di far fruttare l’investimento della Fondazione in Banca Monte Parma.
Oltre a questo aspetto, nonostante le questioni poste dai consiglieri, Bacchi non ha saputo rispondere perché, si è giustificato “non sono un tecnico”.
Ciò che di concreto è emerso riguarda il pacchetto azionario che la Fondazione detiene, che verrà mantenuto “per non rischiare perdite insostenibili” ha sottolineato il consigliere e che il mandato dell’attuale Cda si concluderà alla naturale scadenza del mandato.
Ma, nonostante tutti coloro che hanno preso la parola hanno ringraziato il dottor Massimo Bacchi per essersi presentato (a differenza degli attesi presidente Marazzi e del consigliere Augusto Rizzi) nessuno è apparso soddisfatto da quanto emerso dalla seduta.
Neppure lo stesso Bacchi è apparso poi così compiaciuto, visto che a un certo punto ha specificato: “anch’io nella riunione del Consiglio Generale mi sarei aspettato di avere delucidazioni sul piano industriale e sugli scenari futuri della Fondazione. Cosa che non è avvenuta”.
Ora la Commissione, presieduta da Marco Fumi e su sollecitazione di vari consiglieri, si è comunque impegnato – sulla parola – di tornare a riunirsi a breve (sperando che possa essere presente il presidente Marazzi) e di mantenere rapporti di aggiornamento più frequenti sull’evoluzione dell’operazione che la Fondazione ha in corso in Banca Monte Parma.
Anche se, con numerose scadenze elettorali in vista, appare più probabile che la grana rappresentata dagli investimenti dell’ente ora sarà passata alla prossima amministrazione comunale e, soprattutto al prossimo Consiglio di amministrazione.

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