Bambole, non c’è una lira! Il titolo del noto varietà televisivo del 1977 potrebbe essere storpiato per il Piacenza in: ragazzi, non ci sono abbastanza Euro. Sembra di ritornare in novembre, quando non furono pagati gli stipendi a giocatori e tecnici. Ieri l’amministratore Unico Garilli ha parlato con la squadra comunicando che anche questa volta non sarebbe stata effettuata l’operazione privilegiando, probabilmente, altre scadenze (ma si rischia una nuova messa in mora). Per i giocatori è un’altra botta, anzi due, una a livello finanziario e l’altra sul campo, perché dalla federazione in primavera arriveranno altri 3 o 4 punti di penalizzazione. Un punto in più delle normali sanzioni perché il Piacenza è recidivo. Tra le situazioni debitorie per la società sono spuntate anche quelle con Anaclerio, oggi in forza al Benevento e Piccolo, giocatore del Livorno. I due ex biancorossi devono ancora avere dalla scorsa stagione rispettivamente 44 mila e 20 mila Euro ed entrambi potrebbero intraprendere un’azione legale per ottenere il credito. Insomma una situazione gravissima che potrebbe portare Garilli, a meno di sorprese danesi, a decidere di staccare la spina ben prima del fatidico 21 marzo. Data fissata dal tribunale per decidere sul fallimento della società.