“In sé il decreto svuotacarceri ha buoni propositi ma è di difficile attuazione”. A parlare è Alberto Gromi Garante dei Detenuti. Gromi spiega come in realtà non siano vere le voci che riconoscono nel decreto un modo per non far scontare la pena ai detenuti. In realtà permette di anticipare agli ultimi 18 mesi il ricorso agli arresti domiciliari garantendo la totalità della pena con la possibilità di aumentare i posti disponibili nei penitenziari. Il problema però è che chi desidera fare domanda per scontare la pena tra le mura domestiche deve ottenere la dichiarazione di idoneità di domicilio. Tale idoneità deve essere rilasciata dall’apposito ufficio Uepe che però lamenta l’assenza di assistenti sociali atti ad agire. Inoltre, spiega Gromi. Molti detenuti non hanno un domicilio.