Calcioscommesse, moglie Gervasoni: “E’ stato come pugno in faccia”

Calcioscommesse. La professoressa Raffaella Gervasoni (moglie di Carlo Gervasoni, agli arresti domiciliari) intervistata ieri al Chiambretti Show su Italia1 dice: “Non lascio mio marito per una serie di cose… non si abbandonano le persone nel momento del bisogno. Credo che i giornalisti hanno fatto il loro lavoro, hanno cercato di scavare e cercare quello che potevano… Mio marito può essere un mostro al massimo di bruttezza! Certo ha sbagliato… Io conduco una vita quasi parallela… Ho salvato un cavallo dal macello, non seguo il calcio preferisco i cavalli“.

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Continua l’intervista: “Non avrei mai immaginato truccasse 13 partite, per me e la mia famiglia è stato come un pugno in faccia…. Sono stato dei momenti difficili e, sulla via del ritorno a casa, sono stata avvisata di questo. Mai mi sarei aspettata che tornando a casa, avrei trovato mio marito pronto col borsone per andare in carcere… Lui in carcere mia ha chiesto scusa e sa bene di aver sbagliato… Le prime notti del carcere di mio marito non ho dormito…“.

 


 

“Non immaginavo nulla di tutto questo, è stato un pugno in faccia”. A parlare, in un’anticipazione dell’intervista che andrà in onda domani sera su Italia 1, nel corso del “Chiambretti Sunday Show”, è Raffaella Bosetti, moglie di Carlo Gervasoni, il grande pentito dell’inchiesta sul calcioscommesse. L’ex giocatore del Piacenza è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva, è stato squalificato per 5 anni e attualmente è agli arresti domiciliari. “Sono stati momenti difficilissimi, ma non si abbandona una persona in un momento di difficoltà”, commenta la moglie, a detta della quale “la risposta al perché si sia comportato così nasce da questioni spinose, il fallimento di una squadra, stipendi non ricevuti e la disonestà di altre persone. Lui mi ha chiesto scusa, mi ha spiegato quali sono state le motivazioni che lo hanno indotto ad avere una condotta del genere, ingiustificabile anche secondo lui. Sa di aver sbagliato, ma credo che una volta che si entra in un meccanismo, sia difficile togliersi. Ho ricevuto solidarietà da tante persone, ma molte persone del mondo del calcio sono sparite. I rami secchi si tagliano in questi momenti. Ho tirato fuori una forza che non pensavo di avere”. Ironica conclude: “Male che vada prendo cavalli e cani e vado via”.