Foti: \”Primarie Pdl, vogliamo 3mila elettori. E Dosi non ci fa paura\”

Il candidato del centrosinistra Paolo Dosi non spaventa per nulla il Pdl. Il partito del coordinatore Tommaso Foti crede nella vittoria delle elezioni Comunali del 6 maggio. Per arrivarci però, spazio alle primarie il 18 marzo, con l’obiettivo di portare alle urne 3mila piacentini. “Ora tocca ai candidati farsi avanti, perché entro la fine della prossima settimana dobbiamo decidere” ha spiegato Foti che ha aperto la corsa anche ad eventuali esponenti non necessariamente iscritti al partito. Nel coordinamento cittadino (presieduto da Giovanni Botti) tutti concordi sulla bontà dello strumento delle primarie, che saranno escluse soltanto nel caso di candidatura unica, e anche sulle chance che il Pdl potrà avere per la vittoria finale.

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IL PERCORSO – Il 18 febbraio verrà convocato la prima seduta del direttivo provinciale appena rinnovato. Quella sarà la sede dove verrà presa la decisione finale sulle primarie. Se, come probabile, la decisione andrà in quella direzione, allora verranno indette il 18 marzo (lo stesso giorno dell’intitolazione del ponte sul Trebbia a Paladini). “Abbiamo 15 giorni di campagna elettorale” ha spiegato Foti. “E’ difficile che da esse si possa scappare – ha proseguito – sono per farle anche nel caso in cui i tre quarti della direzione, in caso di più candidature, dovesse convergere su un unico nominativo. La partecipazione è un elemento vincente e il popolo del centrodestra ha voglia di andare a votare. Il congresso lo ha dimostrato”. Il coordinamento accoglierebbe dunque bene l’abbondanza di candidature, “anche degli eventuali candidati senza tessere” ha aggiunto Foti. Circa i candidati nessun nome è stato fatto, anche se più d’uno ha esortato Andrea Paparo a dare concretezza al monito Sveglia! Sveglia! Comparso nei giorni scorsi su Facebook.

L’OBIETTIVO – L’obiettivo indicato dal coordinatore è quello di portare alle urne 3mila piacentini. “Sarebbe un successo paragonabile a quello del centrosinistra se scremiamo i 7.500 di stranieri, sedicenni e del fattore coalizione”. Per Foti infatti i tre quarti dei consensi sono confluiti sul Pd. “Nel centrodestra l’alleanza è più omogenea, il Pdl rappresenta il 50% della coalizione, ecco perché 3mila sarebbe un gran successo”. Il coordinatore ha aggiunto con una punta di polemica, “noi non gonfieremo i numeri, né inviteremo gli elettori a far fotografare le schede come ha fatto l’Idv.” E si è poi augurato ironicamente che gli esponenti del centrodestra che sono andati a votare alle primarie del centrosinistra “vadano a votare anche alle nostre”.

 ALLEANZE – Ancora tutto in stand by sul tema delle alleanze anche se Foti ha spiegato di nutrire fiducia “fino all’ultimo giorno utile”.

 DOSI NON FA PAURA – Sulla sfida a Dosi tutto il coordinamento è stato chiaro: “Non ci spaventa”. Lo hanno detto a chiare lettere Botti, Giuseppe Caruso, Mauro Saccardi, Gloria Zanardi e Antonino Coppolino. “E’ un candidato modesto – ha aggiunto Foti – che faceva l’assessore e nemmeno bene”. Poi una frecciata: “Dosi è già partito male: la prima cosa di cui si è preoccupato è stata la giunta pensando a quante donne metterci e al ruolo da affidare a Cacciatore”. Domato anche lo spauracchio di perdere l’area cattolica. “L’area cattolica della città non è monopolio di Dosi. Basti pensare che è sostenuto da partiti che a livello nazionale sono per le unioni omosessuali e per il testamento biologico. Non mi sembra che siano così tanto cattolici come la propaganda dipinge”.

LE PROPOSTE DI “ROTTURA” – Sono gli uomini e la proposta politica a fare la differenza, per il Pdl. “Lo ha dimostrato il comunista Pisapia a Milano”. Per questo il Pdl intende puntare su 4/5 punti chiave che costituiscono la “rottura” con il passato. Due li ha suggeriti lo stesso Foti: il welfare sussidiario (“con il Pdl c’è una rivisitazione dei servizi sociali, gestiti meglio e con costi più bassi”) e la logistica. Arriva qui una proposta forte: “Dobbiamo investore per creare l’interporto Piacenza. Solo in questo modo si potranno attrarre finanziamenti”.