Musica Spiritual e Gospel per il Centre Jeunes Kamenge

Domenica 12 febbraio alle 16 a Piacenza alla Chiesa di Santa Teresa è in programma un evento con musica Spiritual e Gospel per raccogliere fondi per aiutare il Centre Jeunes Kamenge  di Bujumbura  che si trova nel Burundi. Il centro, fondato dai saveriani e diretto da Padre Claudio Marano, grazie al suo impegno in questa zona colpita dalla violenza e dalla corruzione ha vinto il Premio Nobel alternativo per la Pace nel 2002.

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Il concerto sarà diretto da Massimo Berzolla, il maestro piacentino che nel 1995 ha fondato la Cappella Musicale per svolgere servizio liturgico nel Duomo di Piacenza e, insieme, per dedicarsi a un’intensa attività concertistica che spazia dal canto medioevale alla polifonia rinascimentale fino alla musica contemporanea e agli spirituals.

Cappella Musicale “Maestro Giovanni”.

La Cappella Musicale “Maestro Giovanni”, fondata nel 1995 dal suo direttore Massimo Berzolla, ha esordito con un’iniziativa dell’Ufficio dei Beni Culturali Diocesano della Diocesi di Piacenza denominata “Vespri Gregoriani e Messa Cantata”: oltre al repertorio antico, tratto anche dal Fondo Musicale dell’Archivio del Duomo, propone espressioni della creatività musicale contemporanea.

Deve il suo nome al “Maestro” Giovanni, che nel Medioevo fondò a Piacenza la prestigiosa schola locale, che, tra gli altri, redasse il “Codice Magno” (Piacenza 65).

La Cappella “Maestro Giovanni” svolge servizio liturgico e un’intensa attività concertistica: la presenza al suo interno di esecutori dotati di una buona preparazione musicale, permette di offrire programmi di ampio respiro, spazioando dal canto medievale alla polifonia rinascimentale fino alla musica contemporanea e agli spirituals, contemplando non solo le opere di ispirazione sacra, ma anche brani di musica profana ed elaborazioni di celebri canzoni.

L’attività della Cappella ha riscosso fin dall’esordio un vastissimo consenso sia per la qualità esecutiva sia per l’opera di ricerca e di promozione culturale che essa conduce.

Nel 1997 ha registrato brani di musica gregoriana per il video ufficiale del Consiglio dei Ministri dedicato alla Via Francigena e diffuso nell’ambito delle istituzioni culturali della Comunità Europea.

Oltre all’esecuzione del repertorio per coro solo, collabora anche con complessi strumentali (Orchestra “Stradivarius”, Gruppo strumentale “Ricercare”, Orchestra Filarmonica Italiana) per l’esecuzione di brani del repertorio barocco e contemporaneo.

Fanno parte della Cappella Musicale ” Maestro Giovanni” : Angela Albanesi, Domenica Cifariello, Ilaria Italia, Paola Gandolfi, Alessandra Gentile, Paola Giovannacci, Dionilla Morlacchini, Anna Solinas, Lucia Tagliaferri, Paolo Astorri, Antonio Cerreto, Paolo Cobianchi, Mario Galli, Leonardo Ghizzoni, Flavio Polloni, Fabio Torrembini, PierAndrea Veneziani.

Al clarinetto e sax soprano Pietro Tagliaferri, alla tastiera Silvia Sesenna.

Il Centro Giovani Kamenge è uno dei “laboratori” di pace più importanti dell’Africa Centrale. Padre Claudio Marano, di fronte al Parlamento Svedese nel dicembre 2002, quando al Centre Jeunes Kamenge è stato assegnato il Premio Right Levelihood – Premio Nobel Alternativo per la Pace, si esprimeva così: “Viviamo in un paese, il Burundi, dove da 40 anni la popolazione vive momenti di crisi, di guerra, di massacri per motivi etnici e per altri ancora, e dove, da 9 anni, viviamo una guerra civile che sembra non voglia mai terminare. Le cifre ufficiali parlano di 250 000 morti e di 2 000 000 di rifugiati su una popolazione di 6 000 000 abitanti.

Nel 1990 abbiamo dato vita, nei Quartieri Nord di Bujumbura, al CENTRE JEUNES KAMENGE, un progetto sociale della Chiesa Cattolica del Burundi.

Scopo di questo progetto è accogliere tutti, per scoprire che le differenze di nazionalità, di etnia, di religione, le differenze sociali e politiche possono essere superate senza farsi guerra e uccidersi gli uni gli altri.

Ci sono delle persone, anche straniere, che vengono al Centre Jeunes Kamenge per vedere giovani di etnie diverse vivere assieme, giocare, studiare, fare sport, cantare, pregare assieme. Vengono per vedere e capire quello che succede al Centre, vengono per verificare se sia ancora possibile lavorare per il Burundi sperando nella pace. Vengono per incontrare il Burundi di domani.”

È presso il Centre che da tre anni ragazze e ragazzi di Piacenza, all’interno del progetto del Comune denominato Kamlalaf, si recano in Burundi a lavorare. Infatti il Centre ha maturato l’idea che le attività non potevano essere solo interne a se stesso, con fruitori esclusivi i giovani, ma bisognava uscire e lavorare assieme alla gente dei Quartieri Nord di Bujumbura. Ecco allora l’idea di costruire mattoni con cui edificare case per chi non può farlo: portatori di handicap, vedove, rifugiati di guerra, famiglie povere, e pulire e sistemare strade. E intanto i giovani, burundesi, piacentini e di altre parti del mondo, vivono e riflettono assieme. È come una macchina di speranza che non ha limiti. Così come sembra non avere limiti il numero dei giovani iscritti al Centro: in questi giorni si è raggiunta quota 38 000!