\”Piacenza che verrà\” presenta la riqualificazione di Piazzale Roma

Un progetto di riqualificazione radicale dell’area compresa tra Piazzale Roma, Via dei Pisoni e la ferrovia. Un ambizioso piano di recupero firmato “Piacenza Che Verrà”, l’associazione tra i cui fondatori c’è Filiberto Putzu, consigliere comunale del Pdl. Il disegno complessivo è il risultato di anni di studio di Luca Rocca, architetto piacentino ma stabilitosi a Torino, letteralmente innamorato di questa zona a suo dire tanto dotata di possibili risorse quanto sprecata. Tanto per chiarire il punto preciso si tratta di quella vastissima area che fungeva da caricatore militare ora inutilizzata che si affaccia su Via Colombo di fronte al palazzo dei Magazzini Generali, e di quell’edificio che scorre lungo Via dei Pisoni in cui sono inserite alcune attività artigianali e commerciali.

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L’idea punta a trasformare l’area militare in una piazza, accostata dall’edificio lungo Via dei Pisoni adeguatamente recuperato in cui possono essere inseriti esercizi di varia natura e, fondamentale, locali di aggregazione giovanile. Questo perché il progetto mira a creare quella che in gergo tecnico si chiama “Zona 0-24”, ovvero un punto urbano “vivo” sia di giorno che di notte perché, spiega Rocca, il modo per contrastare il degrado non è il dispiegamento di forze dell’ordine, ma la presenza dei cittadini e la vitalità delle zone cittadine. Se su un lato della piazza quindi dovrebbero sorgere i negozi, sull’altro dovrebbe nascere un edificio dal tetto ricurvo e ricoperto da un prato, in modo da garantire un miglior risultato estetico e un isolamento termico più efficiente. Questo palazzo avrebbe poi un appendice che dovrebbe scavalcare la ferrovia: fungendo da cavalcavia porterebbe pedoni e biciclette al parco fluviale. Questo palazzo andrebbe a sostituire ovviamente il mercato ortofrutticolo già in dismissione. Il progetto andrebbe ad includere anche il palazzo ex Sea Sift, quello che si affaccia sul parcheggio di Borgofaxhall che dovrebbe ospitare il terminal per gli autobus. Per permettere la realizzazione di questa imponente opera Rocca invoca la collaborazione pubblico-privato.