È caos anche a Piacenza per lo sciopero degli autotrasportatori che rischia di provocare una carenza di frutta e verdura sui banchi dei mercati della nostra città. Le forti criticità sull’approvvigionamento delle materie prime da tre giorni hanno messo in allarme molti dei commercianti piacentini. “Da diversi giorni – ha dichiarato una commericnte piacentina – abbiamo problemi con i rifornimenti: non ci arrivano più le merci dal Sud. Quelle, ovviamente, sono completamente bloccate. Pomodori, clementine, radicchio, fagioli e carciofi. Non ci arrivano. Bisogna aspettare e vedere cosa succederà nei prossimi giorni”.
Prodotti locali – A salvare per il momento la situazione sono i prodotti locali, ancora di salvezza di un’economia bloccata. “Abbiamo problemi – conferma un altro rivenditore piacentino – con tutte le merci che arrivano dal meridione: non solo frutta e verdura, ma anche latticini. Tuttavia, riusciamo a respirare grazie anche ai prodotti locali”. Il rischio è serio e la paura è che l’interruzione di forniture importanti per le imprese e la mancata distribuzione di prodotti di largo consumo alimentare possa impedire alle famiglie di poter fare la spesa regolarmente. Già a partire dai prossimi giorni.
Rischio rincaro prezzi – Ma a preoccupare maggiormente i consumatori e i cittadini è il possibile rincaro dei prezzi: i banchi dei mercati semivuoti potrebbero infatti portare a un notevole incremento del listino prezzi, facendo riaffiorare l’ombra della speculazione. “È da tre giorni – ha affermato un venditore di frutta e verdura – che i nostri mercati non vengono riforniti. La situazione per il momento non è ancora critica, ma stiamo andando ad esaurimento scorte, stiamo usando e vendendo quello che ci rimane in magazzino. La mia speranza però è che lo sciopero prosegua: la gente deve ringraziare il signor Monti di questo. Se domani non ci saranno pomodori, i piacentini potranno mangiare patate. Quelle non mancano”.