Una giornata interamente dedicata al rischio sismico. Questa mattina nel Museo di Storia Naturale in via Scalabrini l’incontro con l‘ingegner Giovanni Manieri del Comitato tecnico scientifico della regione Emilia Romagna ha coinvolto diverse classi degli istituti superiori piacentini. Due gli obiettivi del laboratorio: consocenza e prevenzione. “E’ importante – ha affermato Paola Gazzolo, assessore alla sicurezza territoriale – creare maggior consapevolezza nei ragazzi per far conoscere non solo le dinamiche di un terremoto, ma anche i comportamenti da mettere in atto per prevenire eventuali situazioni critiche. Anche se Piacenza non è una città ad elevato rischio sismico, fatta eccezione di alcune zone montane, biosgna tuttavia creare maggior conoscenza e maggior cultura anche su questi temi”.
La prima parte della giornata dunque ha visto alternarsi diverse classi per seguire la lezione dell’ingegner Manieri. Un esperimento didattico lontano dal solito schema scolastico: non si è trattato della semplice lezione frontale, ma sono stati infatti utilizzati dei modelli e delle tavole vibranti per far comprendere al meglio le dinamiche ed attirare maggiormente l’attenzione dei ragazzi.
“Ci siamo resi conto – ha affermato Annarita Volpi, vicepresidente della Società Piacentina di Scienze Naturali – che era necessario far capire ai ragazzi l’importanza della prevenzione e della sicurezza”.
Dalle 14,30 alle 16 è prevista invece la sessione riservata a tecnici comunali, agli Ordini professionali e ai docenti, sul tema “La nuova legge regionale sul rischio sismico” con intervento del dottor Giovanni Santangelo, del Servizio affari generali e giuridici della regione Emilia Romagna. Dalle 16 alle 18, infine, si terrà il laboratorio con l’uso della Tavola vibrante didattica. La giornata è stata organizzata dalla Società Piacentina di Scienze Naturali e dal Museo civico di Storia naturale, con l’assessorato Sicurezza territoriale e Protezione Civile, retto da Paola Gazzolo con l’Ufficio scolastico regionale diretto da Nicoletta Molinaro.