A pochi giorni di distanza dalle operazioni di contenimento delle popolazioni di cinghiali nei comuni di Vernasca, Lugagnano, Morfasso, Gropparello e Farini, anche in Valtrebbia verranno a breve pianificate azioni specifiche.
Lo ha annunciato l’assessore provinciale Filippo Pozzi, l’altra sera a Bobbio per un incontro, coordinato da Coldiretti, con alcuni agricoltori che hanno subito danni per l’azione degli ungulati e alcuni cacciatori, in testa Giovanni Mozzi, presidente del locale Atc, il “9”. Al tavolo anche Enrico Merli, del settore Tutela faunistica della Provincia e, per Coldiretti, promotori dell’incontro, l’attuale segretario di zona Rosanna Porcari e l’ex Andrea Poggi.
Come riferito dai coltivatori, i principali danni provocati dagli animali si sono registrati dai Gerbidi a Caminata, sulla sponda destra del Trebbia.
Analogamente alle altre operazioni di “prelievo straordinario” – l’una, a dicembre, a cavallo tra le valli Tidone, Luretta e Trebbia e l’altra, dello scorso week end, in porzioni della Valdarda e Valnure – anche l’imminente avvio dell’attività di contenimento nella zona di Bobbio sarà coordinata dal Settore di Tutela faunistica della Provincia, con la collaborazione dell’Atc e delle locali squadre di caccia al cinghiale, il coinvolgimento di operatori appositamente abilitati per il controllo e con l’eventuale disponibilità delle associazioni agricole. Coldiretti si è finora dimostrata assai collaborativa, promuovendo, tra i propri associati, un passaggio di informazioni utile per individuare le aree più esposte ai danneggiamenti.
Dopo l’incontro dell’altra sera, a giorni verrà predisposto un tavolo “operativo” per organizzare le operazioni di contenimento, vista l’annata di abbondanza di capi, dovuta ai particolari andamenti climatici stagionali, con conseguente grave danno delle colture territoriali. Solo nell’ultima stagione venatoria le squadre hanno cacciato 515 esemplari, ma la pressione sui campi e sul terreno – dicono gli agricoltori – rimane elevata.
“Stiamo predisponendo sull’intero territorio – ha detto l’assessore Pozzi a cacciatori e agricoltori – operazioni extra-ordinarie di contenimento degli ungulati, un’attenzione in più verso i territori che devono convivere con le problematiche connesse all’attività in montagna, in un’annata che ha registrato un’autentica ‘esplosione’ di cinghiali, e – di conseguenza – di danni ai terreni agricoli. Le iniziative già promosse, con la preziosa collaborazione degli Atc e di Coldiretti, e il coinvolgimento di operatori specializzati, hanno portato buoni frutti”.
L’assessore ha rilanciato i temi della “collaborazione tra agricoltori e Atc, condicio sine qua non per fare prevenzione” e ha rivolto un invito a “fare squadra” anche per l’individuazione delle aree più soggette al fenomeno dei danneggiamenti. Collaborazione auspicata anche per le procedure di stima e rimborso dei danni, oggi in capo agli Atc, delegati dalla Provincia – con specifica convenzione – per poter disporre i pagamenti in tempi rapidi. Per quanto riguarda l’entità delle stime dei danni, Pozzi ha precisato che “per le associazioni agricole esiste la possibilità di richiedere una perizia qualificata (basata peraltro su parametri fissati dalla legge), possibilità subordinata all’anticipo della cauzione”. Sul tema caccia nel 2012 si giocheranno partite importanti. Nel mirino – come annunciato dall’assessore – “la revisione del piano faunistico e la sottoscrizione di un protocollo con Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che permetterà la caccia di selezione anche al cinghiale”.