Due appuntamenti per parlare di mediazione si svolgono all’Università Cattolica il 20 e il 27 gennaio, rispettivamente alle 15.30 e alle 15.00, e vedono i relatori affrontare il tema della Mediazione e processo civile e dell’Accordo di conciliazione nella mediazione delle controversie civili e commerciali.
L’incontro del 27 gennaio sarà presieduto e coordinato dal sottosegretario di Stato alla Giustizia Prof. Avv. Salvatore Mazzamuto.
Il decreto legislativo del 4 marzo 2010 n. 28 ha introdotto nel nostro ordinamento una nuova normativa in materia di mediazione nelle controversie civili e commerciali. La mediazione è un procedimento finalizzato a favorire la composizione stragiudiziale della lite, anche attraverso un sistema d’incentivi e disincentivi di tipo economico.
Il mediatore si adopera affinché le parti definiscano la controversia con un accordo amichevole e ove ciò non avvenga può formulare una proposta di conciliazione, che è sottoposta all’accettazione o al rifiuto delle parti. In quest’ultimo caso, peraltro, qualora il provvedimento che definisce il successivo giudizio corrisponda interamente al contenuto della proposta, la parte che l’ha rifiutata, ove pure risulti vincitrice, si espone a conseguenze negative sul piano delle spese processuali.
La disciplina in questione ha un ambito di applicazione estremamente ampio: da un lato le parti possono liberamente accedere alla mediazione per la conciliazione di tutte le controversie civili e commerciali che abbiano ad oggetto diritti disponibili, dall’altro sono numerose le materie nelle quali l’esperimento del procedimento di mediazione costituisce condizione di procedibilità della domanda giudiziale.
Nonostante la sua notevole rilevanza pratica, la legge lascia irrisolte diverse questioni di diritto sostanziale e processuale che certamente costituiranno oggetto del prossimo dibattito giurisprudenziale e dottrinale e che già ora suscitano molto interesse non soltanto tra i professionisti chiamati a darvi applicazione (avvocati, notai, dottori commercialisti) ma anche tra gli studiosi della materia.
La novità delle questioni, la mancanza di orientamenti giurisprudenziali e la necessità di fornire agli operatori risposte attendibili rendono opportuno l’approfondimento di alcuni temi da una prospettiva scientifica, che partendo dalla teoria sappia elaborare soluzioni pratiche autorevoli e compatibili con una visione complessiva e sistematica del nostro ordinamento.
All’esame di tali questioni intendono contribuire i due seminari organizzati presso la sede piacentina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.