Continua l’azione della Provincia volta a contenere le popolazioni di cinghiale per prevenire l’impatto della specie sulle attività agro-silvo-pastorali. Dopo gli interventi effettuati in modo coordinato sulle colline tra le valli Tidone, Luretta e Trebbia a dicembre, nel week-end si effettueranno analoghe operazioni tra la Valnure e la Valdarda nei comuni di Vernasca, Lugagnano, Morfasso Gropparello e Farini avvalendosi di operatori appositamente abilitati per il controllo del cinghiale. L’iniziativa è coordinata dal Settore di Tutela faunistica della Provincia, con la collaborazione degli ATC PC 5 e PC 7 e delle locali squadre di caccia al Cinghiale ed è stata organizzata anche grazie al sostegno della Coldiretti che ha promosso, tra i propri associati, un passaggio di informazioni utile per individuare le aree più esposte ai danneggiamenti. A causa degli andamenti climatici stagionali, infatti, la pressione esercitata dai cinghiali sulle produzioni agricole si sta mantenendo su livelli particolarmente elevati mettendo a rischio i raccolti della prossima annata. Pertanto, le zone boscate più prossime alle aree coltivate dei comuni interessati saranno oggetto di interventi che mirano sia a ridurre la densità della specie, sia ad allontanarla dalle coltivazioni. Gli ATC provvederanno ad avvisare il Corpo Forestale ed i Carabinieri, nonché a pubblicizzare gli interventi presso la cittadinanza.
“La prontezza sempre maggiore che l’amministrazione dimostra nel rispondere alle problematiche del territorio – spiega l’assessore provinciale Filippo Pozzi – è l’indicatore più importante della buona riuscita che sta avendo l’azione provinciale di rinforzo degli strumenti di consultazione e coinvolgimento dei locali portatori di interesse.
In un settore complesso come quello agro-faunistico, risulta particolarmente importante reagire tempestivamente ed in modo mirato al mutare delle condizioni ambientali. La presenza di strutture efficienti come gli ATC ben organizzati, supportati dalla sensibilità delle associazioni di categoria e da un coordinamento provinciale che permette di lavorare in modo coerente su un panorama territoriale adeguato, garantiscono una maggior efficacia di azione, con riduzione di costi e disagi per le attività produttive ed un minor impatto sull’ambiente”.