Sogin rafforza la prevenzione sui reati ambientali

Il Consiglio di Amministrazione di Sogin ha approvato l’aggiornamento del modello di organizzazione, gestione e controllo, ex D.Lgs. n. 231 del 2001, di seguito Modello 231, presentato dall’Organismo di Vigilanza, nel quale vengono recepite, in particolare, le misure di prevenzione dei cosiddetti reati ambientali.

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L’aggiornamento del Modello rafforza gli strumenti di tutela ambientale già adottati da Sogin, e identifica le misure migliori per prevenire, e nel caso contrastare, l’accadimento di eventi che possano comportare una diretta responsabilità della società (che ricordiamo ha in appalto la gestione dell’ex centrale nucleare di CAorso).
 
Sogin è tra le prime società italiane ad integrare nel proprio Modello 231 quanto previsto dal decreto legislativo n. 121/2011, in vigore dal 16 agosto scorso, che recepisce la Direttiva Comunitaria 2008/99/CE varata per rafforzare la disciplina di contrasto contro i fenomeni di danno all’ambiente, che estende la responsabilità amministrativa degli Enti ai reati ambientali.

“Il tempestivo recepimento nel nostro Modello 231 delle misure previste dalla normativa per prevenire reati ambientali – ha spiegato Giuseppe Nucci, Amministratore Delegato di Sogin – è coerente con la nostra vocazione aziendale di garantire la massima sicurezza per i lavoratori, i cittadini e l’ambiente”.

“Questa decisione, in linea con la nuova versione del Codice Etico, diffuso nel luglio scorso, e con l’approvazione del nuovo modello di Risk Assessment, varato a settembre – ha proseguito Giuseppe Nucci –  conferma la ferma volontà di Sogin di portare avanti i rapporti di collaborazione con i suoi interlocutori, interni ed esterni, con la massima correttezza e trasparenza”.