Nuovo Ponte sul Trebbia, collaudi superati. Venerdì l\’inaugurazione

Promessa mantenuta e impegno onorato. Come annunciato dal presidente della Provincia Massimo Trespidi il 18 dicembre 2010 all’inaugurazione del ponte sul Po, il nuovo ponte sul Trebbia è pronto all’apertura, venerdì 30 dicembre 2011 alle 10,30.

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Una ricca presenza istituzionale e una festosa – ma sobria – cornice, faranno da sfondo all’evento, con l’occhio puntato anche a iniziative benefiche.

In apertura i discorsi istituzionali. A seguire la benedizione del vescovo, monsignor Gianni Ambrosio, quindi taglio del nastro e sfilata di auto d’epoca, curata dal Cpae (Club Piacentino Automoto d’Epoca). In chiusura rinfresco firmato dalle pro loco della Valtidone e della Valluretta e musiche della banda di Borgonovo, il Gruppo Musicale Orione. Per l’occasione le Poste hanno realizzato un apposito annullo che sancisce la storica data. Appuntamento a metà del ponte, raggiungibile unicamente a piedi. Sarà possibile parcheggiare in prossimità delle “spalle” dell’infrastruttura, lato Piacenza e lato Sordello (Gragnano, lungo la Provinciale 7 di Agazzano). L’apertura ufficiale al traffico è prevista per le 17. Per i giornalisti: il servizio immagini sarà curata da Codex10 con Cravedi produzioni. Il portale “PiacenzaSera” trasmetterà in diretta l’inaugurazione (il segnale video sarà a disposizione delle tv che fossero interessate a trasmettere in diretta l’evento).

La giunta provinciale ha deciso di devolvere in beneficenza la somma per i fuochi artificiali messa a disposizione dall’impresa Lungarini Spa.

“Ritengo – precisa il presidente Trespidi – che sobrietà e solidarietà – in un momento difficile, per tutti, come quello che stiamo vivendo – siano il modo più responsabile per guidare le azioni di un’amministrazione pubblica. Guardiamo alla concretezza dei fatti. L’apertura del ponte verrà infatti ricordata, più che per la cerimonia inaugurale, per l’eccellente miglioramento viabilistico che porterà con sé”.

Inviti speciali per tutti i sindaci territorialmente interessati dalla nuova infrastruttura, estesi a tutti i colleghi della provincia. All’evento attesi anche: le autorità cittadine, la Regione, con i consiglieri piacentini, i parlamentari locali e una folta rappresentanza della società civile.

“E’ il ponte dei piacentini – sottolinea il presidente Trespidi – che sono attesi, numerosi, all’inaugurazione. E’ il nostro regalo ai piacentini per il 2012. Abbiamo vinto una sfida importante. Stiamo già concretamente pensando alla nuova opera che caratterizzerà la seconda parte del mandato dell’amministrazione provinciale: la Sordello – Cattagnina, che realizzerà il raccordo tra il nuovo ponte sul Trebbia e la via Emilia”.

 

I COLLAUDI

“In qualità di collaudatore statico e tecnico amministrativo del nuovo ponte sul Trebbia a servizio della tangenziale Sud Ovest  di Piacenza, commissionato e realizzato dalla Provincia di Piacenza vorrei fare alcune precisazioni allo scopo di tranquillizzare i futuri utenti della nuova arteria che potrà essere utilizzata da venerdì 30 dicembre 2011 in condizioni di assoluta sicurezza.

Nei giorni 19, 20, 21, 22 e 23 dicembre scorsi, sono state effettuate le previste operazioni di collaudo statico che, per informazione, hanno visto l’impiego di dodici autocarri a quattro assi del peso, ciascuno, di 40 tonnellate per un totale di 480 tonnellate. Gli autocarri sono stati disposti nelle posizioni più impegnative per il ponte.

Le prove di carico sono prove di comportamento delle strutture sotto le azioni di esercizio (il traffico stradale). Queste sono state tali da indurre le sollecitazioni massime nelle condizioni più sfavorevoli e raramente ripetibili nell’utilizzo ordinario del ponte.

Per i ponti stradali a campata multipla, come nel nostro caso (il ponte si sviluppa su sedici campate con quindici pile e due spalle, per una lunghezza complessiva di 652 metri) il Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008 prevede che la prova di carico sia eseguita su almeno un quinto delle campate (ovvero, nel nostro caso, su quattro campate). Ho disposto che tali prove fossero estese su tutte le campate, e ciò è avvenuto.

Ritenendo l’opera di significativa rilevanza, a completamento delle cosiddette prove statiche (quelle con gli autocarri), ho disposto anche l’effettuazione delle prove dinamiche allo scopo di verificare l’esatta conformità fra la struttura realizzata e le previsioni progettuali.

Sono state effettuate oltre 350 misurazioni (deformazioni del ponte sotto l’azione del carico e deformazioni residue a ponte scarico), utilizzando strumenti topografici di alta precisione, con tolleranze al centesimo di millimetro, in condizioni atmosferiche ritenute ottimali e tali da poter trascurare l’effetto della variazione di temperatura, che nei giorni delle prove oscillava tra i -5° C e +1° C. Sulla scorta dell’esame delle letture strumentali si può tranquillamente confermare l’ottimo comportamento strutturale del ponte.

Il giudizio sull’esito delle prove è responsabilità del collaudatore. Accertato l’eccellente comportamento, a seguito dell’applicazione dei carichi, ritengo pertanto che il ponte sia staticamente idoneo al traffico veicolare. L’infrastruttura, inoltre, è stata progettata e realizzata con criteri antisismici, in ottemperanza alle più recenti normative di settore.

Il progetto esecutivo del ponte si deve a un piacentino, l’ingegner Stefano Rossi, che è riconosciuto come uno dei migliori progettisti di ponti in Italia. Le opere di fondazione delle pile e delle spalle (monopali del diametro di 2,80 metri, unici in Italia) sono state realizzate dal subappaltatore Trevi Spa di Cesena, leader mondiale nell’ingegneria del sottosuolo per fondazioni speciali, scavi, gallerie, consolidamenti del terreno, realizzazione e commercializzazione dei macchinari e delle attrezzature specialistiche del settore. Le travi metalliche dell’impalcato del ponte sono state realizzate dal subappaltatore Cimolai Spa di Pordenone, un’azienda leader al mondo, che firmato – tra le altre opere – le tribune dei principali stadi dei Mondiali di calcio di Sudafrica 2010 e, nel piacentino, il ponte galleggiante sul Po.

Dottor Ingegner Emanuele Tuzzi