I biancorossi alla prova Fortitudo

Quando la Morpho Basket metterà piede nello storico PalaDozza, impianto leggendario per Bologna e per l’Italia, l’emozione si farà sentire, eccome se si farà sentire. Non sarà la primissima volta perché Passera e Co. hanno già affrontato la Conad Bologna  in preseason (vittoria piacentina per 78 a 72), ma questa volta sarà tutto diverso: domenica 18, ore 18.15, si alzerà infatti il sipario sulla 12esima giornata di campionato, che metterà in palio i due punti e la chance di espugnare il Palazzetto più famoso del Paese.

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Sarà una sfida ricca di fascino, fra due formazioni a sole due lunghezze di distanza in classifica, che però arrivano alla gara di domenica con umori differenti: Piacenza è reduce dalla vittoria imperiosa contro l’Aget Imola, successo che le ha permesso di spingersi a quota 10 punti in classifica (con una gara ancora da recuperare), Bologna invece si è arresa sotto i colpi della Givova Scafati (97-87), restando cosi ferma a 8 p. frutto di quattro vittorie e sei sconfitte nei match fino ad oggi disputati.

Che la squadra di Markovsky, coach 50enne con alle spalle panchine “d’oro” come Milano, Virtus Bologna e Limoges, abbia sete di riscatto immediato non vi è alcun dubbio, basti pensare che dalla settima giornata in poi, dopo ogni sconfitta è sempre seguita una vittoria. Se la BiancoBlu Basket dovesse continuare con questa “tradizione”, a Piacenza toccherebbe fare la parte della vittima ma, si sa, nella pallacanestro ogni consuetudine è fatta per essere stravolta.

Per violare il Palazzetto di Piazza Azzarita,la Morpho Basket dovrà limitare le giocate del play statunitense Tre Kelley, giunto quest’anno dalla D-League dopo aver per anni cercato invano un pass per la NBA.  Nel ruolo di esterni  poi ci saranno Brett Blizzard, che già giocava a Bologna sponda Virtus, e il 24enne Zoran Vrkic, croato che viaggia con oltre il 70% da due quest’anno. Sotto le plance invece la squadra del Presidente Romagnoli schiera Patrick Baldassarre (11 p. e 7 rimbalzi di media), Eugidijus Dimsa, lituano alla sua primissima esperienza in Italia (ma la sua presenza è in dubbio), e Matteo Canavesi, pivot di 205cm che cerca la sua consacrazione dopo due gravi infortuni nelle passate stagioni. Il sesto uomo, nonché Capitano, porta il nome di Andrea Pecile, e di certo non ha bisogno di presentazioni: play-guardia, con esperienze in Eurolega e in Nazionale, ha nelle mani una media di 13 p. e due assist, un giocatore insomma capace di catalizzare le attenzioni delle difese di ogni avversaria! Sempre pescando dalla panchina, troviamo Donato Cutolo, un autentico jolly spendibile sia come ala piccola che da lungo: a lui spetterà il compito di fare la differenza in fase difensiva. Chiudono il roster Matteo Montano( classe’92)  e Stefano Chiarini (classe 90), il tutto per una formazione che si presenta come la terza più giovane del campionato, con poco più di 25 anni di media.

 

Alla vigilia del match coach Fabio Corbani anticipa cosi i temi della sfida: “Siamo reduci da una bella partita contro Imola, giocata in un’ atmosfera speciale che ci ha caricato a dovere.  Anche durante la settimana la squadra si è allenata con costanza e serietà, siamo pronti per la partita di domenica.  Sappiamo che andremo ad affrontare un team dalla grandi tradizioni nella sua tana, cioè quel PalaDozza che fa sempre emozionare, però, nel rispetto dell’avversario, anche stavolta proveremo a  portare a casa i due punti.

I pericoli maggiori del roster di Bologna arrivano dal play Kelly e dai loro esterni, infatti sia Blizzard che Pecile hanno esperienza e qualità da vendere, se poi ci aggiungiamo anche Vrkic, capiamo perché le nostre attenzioni dovranno essere rivolte soprattutto a quel reparto.

Da adesso alla pausa di Natale ci aspettano due partite difficili, il nostro obiettivo è quello di mantenere la consistenza che abbiamo raggiunto fino ad oggi per essere pronti a fare lo scherzetto a chiunque. La partita di Imola, a pochissimi giorni dalla eliminazione in Coppa Italia, ha dimostrato che la concentrazione mentale dei ragazzi è quella giusta, una settimana fa abbiamo trasformato l’arrabbiatura in forza e alla fine il risultato ci ha premiato. Ho la fortuna di avere a disposizione un gruppo che lavora con serietà, che non si tira mai indietro e dove tutti si impegnano per dare il massimo: con queste basi è possibile, settimana dopo settimana, inserire sempre qualcosa di nuovo nei nostri giochi per migliorarci costantemente! “