“La semplificazione è uno degli obiettivi di questa amministrazione provinciale. Lunedì 19 dicembre, su proposta della giunta, il consiglio sarà chiamato a deliberare sullo schema di semplificazione dei regolamenti provinciali. Nell’ottica della collaborazione con le categorie economiche, la proposta di semplificazione del regolamento sulla disciplina dei contratti è stata inviata nei giorni scorsi a tutte le associazioni,compresa Confindustria, la quale – ad oggi – non ci ha fatto pervenire alcuna risposta”. “La Provincia, come è noto, applica le normative degli enti sovraordinati (Regione, Stato, UE), che sono riferimento e indirizzo dei nostri uffici, i quali non sono mai venuti meno ai loro compiti. Per queste ragioni i rilievi mossi da alcuni imprenditori riguardo la presunta “ostilità degli uffici provinciali” sono fuori luogo, inaccettabili e si basano su fraintendimenti di fondo. Le ragioni nel dettaglio di seguito:
CONSERVE ITALIA
Il procedimento di Via ha avuto inizio il 7 luglio 2010 (e non 4 anni fa come affermato da Ramonda). Le tempistiche sono dipese dal fatto che l’azienda non optato fin da subito per la strada della Via (come consigliato dagli stessi uffici della Provincia), ma ha inizialmente cercato di poter ottenere l’autorizzazione con procedimenti più “snelli”, allungando di molto i tempi, pur con poche speranze di riuscita, dovute alla tipologia dell’impianto. Nel frattempo sono subentrate nuove disposizioni di legge che hanno reso necessari nuovi adempimenti per l’azienda.
INCENERITORE CAORSO
Per conto della Saib Guido Ramonda ha curato un progetto che prevedeva la realizzazione di un inceneritore per gli scarti della lavorazione del legno a Caorso. I consulenti dello stesso Ramonda dopo il confronto con i tecnici della Provincia hanno convenuto sulla effettiva non realizzabilità dell’impianto in quanto contrastava con quanto previsto dal vigente Piano rifiuti.
SCRIBA
Non è vero che l’azienda Scriba ha “atteso due anni e mezzo per poter avere dalla Provincia i permessi per un camino che emette ‘aria calda’, collegato a un nuovo costoso macchinario”, in quanto l’istanza è stata presentata al Comune il 12 ottobre 2010 e pervenuta in Provincia il 29 ottobre 2010, mentre l’autorizzazione è stata rilasciata il 9 novembre di quest’anno. La prima richiesta di integrazioni risale al 17 dicembre 2010. L’azienda ha risposto dopo circa un mese e mezzo anche con nuovi elementi rispetto alla richiesta iniziale. L’1 marzo 2011 la conferenza dei serrvizi ha chiesto precisazioni, a cui l’azienda ha risposto il 28 aprile 2011. Le integrazioni nella conferenza dei servizi del successivo 25 maggio non sono state ritenute esaustive (causa la presenza di elementi lacunosi e incoerenze con altri atti). Alla successiva presentazione dell’istanza, giunta in Provincial il 27 settembre 2011, la conferenza dei servizi del 25 ottobre ha risposto positivamente.
MDE
I procedimenti a cui fa riferimento l’Mde riguardano alcune autorizzazioni ad impianti fotovoltaici. Nello specifico, per quel che riguarda il fotovoltaico di Fossadello (Caorso), l’iter autorizzativo è stato temporaneamente sospeso per acquisire chiarimenti da parte della Regione, stante le problematiche connesse alla contiguità degli impianti e alle complesse articolazioni societarie. Una volta raccolti gli elementi di dettaglio dagli enti sovraordinati per definire quali impianti dovevano essere assoggettati a procedura di screening\Via in quanto contigui, i proponenti e le società hanno ritenuto di trattare.
CAVE – MAPRICEM
L’incremento degli oneri di concessione ipotizzato con la Risoluzione 1181 approvata dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna in data 30.03.2011 e, si ritiene, sottointeso nella definizione riportata nell’articolo, non rientra nelle competenze della Provincia di Piacenza.
Relativamente all’affermazione “… da 8 anni la provincia non dà un metro cubo” si rileva che:
- Il PIAE vigente è stato approvato con delibera di consiglio provinciale 83 in data 14 luglio 2003;
- Il Consiglio provinciale, preso atto delle indicazioni del Monitoraggio del Piano, con delibera n. 43 del 6 aprile 2009 ha approvato gli Indirizzi per la redazione della Variante al Piano infraregionale delle attività estrattive;
- L’elaborazione della documentazione si è sviluppata durante il 2010 e con D.G. n. 36 del 25/02/2011 è stato approvato il documento preliminare alla variante al PIAE;
- Il 23 giugno 2011 si è tenuta l’ultima seduta della Conferenza di Pianificazione prevista dalla Legislazione regionale nell’ambito del procedimento di approvazione del PIAE;
- Il 14 settembre 2011 sono stati sottoscritti gli Accordi Territoriali che consentiranno di conferire al Piano Infraregionale delle Attività Estrattive (PIAE) della provincia di Piacenza il valore e gli effetti di Piano delle Attività Estrattive (PAE) dei comuni di Monticelli, Vigolzone, Piacenza, Ponte dell’Olio, Castelvetro, Gossolengo, Gragnano, Villanova, Rivergaro, Podenzano e Nibbiano.
- Nei primi mesi del 2012 il PIAE con valenza di PAE verrà sottoposto al Consiglio Provinciale per l’adozione;
- Il monitoraggio del Piano emerso che diversi volumi pianificati non sono ancora stati sfruttati in quanto, in alcuni casi, le previsioni provinciali non sono state tempestivamente recepite nella pianificazione a livello comunale (con l’integrazione PIAE/PAE tale criticità verrà superata).