I sapori, le tipicità, la storia, i paesaggi: il territorio piacentino approderà negli Autogrill da aprile 2012 e per tutta la durata di Expo 2015. Prende sempre più forma il progetto coordinato dalla Provincia di Piacenza per la promozione delle eccellenze locali nella grande vetrina di sei stazioni autostradali del territorio. Braccio operativo dell’operazione: il consorzio Piacenza Alimentare, con cui la Provincia ha firmato questo pomeriggio – davanti a una sala consiliare gremita di autorità, associazioni di categoria e imprenditori – una convenzione che segna un ulteriore passo avanti nello sviluppo del progetto, entrando nel merito dell’offerta che tra pochi mesi verrà proposta nelle sei aree autogrill: Arda Est e Ovest, Somaglia Est e Ovest, Trebbia Nord e Nure Sud, per un circuito di contatti che si aggira attorno ai 4milioni e mezzo di utenze annuali. Il documento è stato sottoscritto dal presidente della Provincia Massimo Trespidi, e dal presidente di “Piacenza alimentare” Giovanni Rebecchi. Al tavolo dei relatori anche l’assessore provinciale Filippo Pozzi. Come precisato da Trespidi l’operazione Autogrill è “aperta al contributo di tutti. Quello piacentino è, infatti, un patrimonio a cui tutti sentiamo di appartenere”. Confindustria (oggi presente tra i relatori con il presidente Emilio Bolzoni), Camera di Commercio (rappresentata al tavolo da Giovanni Struzzola), Fondazione di Piacenza e Vigevano hanno già aderito. “Questa è la più consistente e imponente operazione di promozione e di marketing territoriale promossa dal territorio – ha sottolineato Trespidi –. Il successo di questo progetto dipenderà dalla convinzione con la quale ciascuno di noi vi prenderà parte. Intendiamo coinvolgere tutti nel diventare testimoni del patrimonio al quale apparteniamo, un patrimonio di identità, cultura, storia che si esprime attraverso questa laboriosità. La sfida vera e che con questo progetto vogliamo guardare lontano, un rischio che vogliamo correre mossi dalla passione, perché oggi, più che mai, occorre investire nel presente. Insieme al grande patrimonio enogastronomico vogliamo promuovere anche il turismo, la cultura, il paesaggio. Solo da ciò che è vivo – come il nostro patrimonio – si genera il nuovo”. Trespidi ha sottolineato che l’iniziativa promozionale, oltre a portare all’attenzione del mondo Piacenza e la sua Provincia crea anche possibilità di sviluppo, visti i numeri che – grazie alla vetrina di Autogrill – possono essere intercettati. L’assessore Pozzi ha sottolineato il “coraggio” manifestato dalle aziende nel “mettersi insieme in un momento difficile”, “coraggio – ha rimarcato – supportato dalla consapevolezza della propria qualità”. “Per questo – ha detto – riteniamo che questa partita sia da giocare fino in fondo, sperando di poter utilizzare l’immagine territoriale come leva commerciale per i nostri prodotti”. Il progetto ha respiro quadriennale e traghetterà Piacenza nel palcoscenico di Expo, con una presenza fissa nelle sei stazioni autostradali, nelle aree bar, “Spizzico”, tra le “isole” del Ristorante – self service “Ciao” e sugli scaffali dell’area vendita della “Bottegaccia”. Dal pane piacentino farcito con i tre salumi Dop locali (coppa, salame e pancetta) agli affettati proposti come antipasto, passando per i primi della tradizione: tortelli, pisarei, maccheroni alla bobbiese, chicche pomodoro e panna; i classicissimi secondi – coppa arrosto, stracotto al Gutturnio, verzolini, salame cotto, salsa verde, faraona farcita, polenta alla griglia – i dolci tipici, sbrisolona e ciambella in testa, innaffiati da Malvasia. Un tripudio di sapori che sarà possibile acquistare, grazie all’area “retail” della Bottegaccia, la summa dell’enogastronomia locale, per offrire la qualità, fresca, dei prodotti territoriali. “Abbiamo confezionato un vestito ad hoc per le nostre eccellenze” ha detto Rebecchi. Al termine occhi puntati sul filmato promozionale del regista Roberto Dassoni, che ha giocato sul parallelismo tra i più famosi scenari mondiali e gli scorci piacentini, per mostrare che il mondo, nella nostra provincia, è “a portata di mano”.