Ai cittadini la libera possibilità di approvvigionarsi della legna trasportata dai corsi d’acqua. Lo precisa una nota del Servizio tecnico dei bacini degli affluenti del Po, (ex Genio Civile), firmata dal responsabile Gianfranco Larini e indirizzata nei giorni scorsi, oltre alla Provincia, ai Comuni, al Consorzio di bonifica alle comunità montane e al Corpo forestale dello Stato.
Ricevuta la comunicazione ufficiale, il presidente della Provincia Massimo Trespidi rilancia l’invito ai cittadini interessati “a cogliere l’opportunità della raccolta di tronchi e rami rimasti in alveo”. “Si tratta – precisa – di una possibilità libera, utile e gratuita per i cittadini, ai quali è concessa la raccolta senza alcuna autorizzazione (necessaria, invece, per il taglio di alberi ‘vivi’)”.
“Accogliamo con favore – commenta Trespidi – la formale comunicazione sottoscritta dal dottor Larini. Con questa opportunità, infatti, si mettono felicemente insieme esigenze complementari: quelle dei cittadini, a cui è data la possibilità di utilizzare, a costo zero, il legname secco, quella delle pubbliche amministrazioni, sgravate dai costi dello smaltimento e della pulizia e quella della tutela ambientale. Liberare il letto del fiume consente infatti un migliore deflusso dell’acqua e riduce sensibilmente il rischio esondazioni. In prossimità dei ponti, inoltre, la raccolta della legna contribuisce a sgravare la struttura dal possibile sovraccarico di legname e sedimenti. E’ cioè una manutenzione naturale, poiché scongiura il fenomeno dell’occlusione delle sezioni libere del ponte, fenomeno che riduce le aree di libero deflusso dell’acqua”.
“Ricordo – sottolinea Trespidi – che per il taglio della vegetazione arborea e arbustiva lungo il Po e gli affluenti principali è necessaria l’autorizzazione dell’Aipo (ex magistrato del Po) o del ‘Servizio tecnico dei bacini degli affluenti del Po’ nel caso degli affluenti minori”
La possibilità, per quanto riguardo l’attività di raccolta nel territorio del Parco e nell’area contigua (Fiume Trebbia/Fiume PO dalla confluenza sino al confine tra Rivergaro e Travo) è soggetta al rilascio di un nulla osta da parte della Direzione del Parco Regionale Fluviale del Trebbia (via Garibaldi, 50 – Piacenza). Per la raccolta in Siti di Interesse Comunitario e Zone di Protezione Speciale, invece, occorre il rilascio di pre-valutazione di incidenza positiva da avanzare alla Regione Emilia Romagna per il tramite di AIPO (via Santa Franca, 38 – Piacenza) per l’intera asta del Fiume Po piacentino, o tramite il Servizio Tecnico di Bacino (via Santa Franca, 38 – Piacenza) per il tratto di Nure a monte del ponte di San Giorgio sino all’altezza del ponte sul Nure a Pontedell’Olio;
Si ricorda che nei tratti in questione è comunque vietato l’accesso al greto con mezzi motorizzati.
La raccolta lungo gli altri corsi d’acqua è invece consentita liberamente fermo restando la necessità di verificare che nel tratto in questione non siano presenti ordinanze sindacali di divieto di accesso al greto con mezzi motorizzati ovvero altre disposizioni di legge o regolamento che vietino l’accesso con tali modalità.