Ieri l’amministratore unico del Piacenza Covilli Faggioli si è recato in sede assieme all’avvocato Gianfranceschi, amministratore delegato dell’Italiana Srl proprietaria del Piacenza calcio. Faggioli ha spiegato che venerdì potrebbe esserci la riunione del collegio dei Sindaci per poter prendere una decisione sul futuro del club biancorosso.
“Non è ancora confermato l’incontro, appena lo so ve lo confermo“
Potrebbero arrivare questi famosi capitali?
“Non lo so… venerdì si dovrebbe prendere una decisione per decidere cosa fare“
Aspetta venerdì per dimettersi?
“Esatto! Se non arrivano i capitali mi dimetto. Io sono una persona seria e corretta quindi cerco fino alla fine di fare il mio lavoro, purtroppo, come ho già ripetuto, l’amministratore amministra se c’è qualcosa, se invece non c’è niente si può fare ben poco. I pochi atti che sono riuscito a fare, come pagare l’Iva, sono stati fatti“.
Ma si è fatto un’idea come mai questi capitali non sono mai arrivati? Eppure alla sua presentazione sembrava tutto fatto…
“Quando io ho accettato la carica telefonicamente, mi era stata preventivata un certo tipo di situazione che poi con il passare dei giorni non è stata come doveva essere“.
Venerdì se non arrivano i soldi, porterà i libri in tribunale?
“Non credo, non lo so…questo devo deciderlo assieme ai soci. Io posso decidere se dare o non dare le dimissioni“.
Lobbia della Svg aveva chiesto di visionare i documenti della società, lei è l’unico che può fornire questo tipo di documentazione… È stato fatto?
“Non lo so, io sono venuto a Piacenza perché dovevamo fare delle cose… perché quando ci sono delle problematiche io sono sempre presente. Io ci ho solo rimesso dei gran soldi, senza prendere una lira e mi sono arrivati anche queste belle cose dell’avviso di garanzia. Mi è dispiaciuto aver subito questa perquisizione il sabato mattina alle 7 mentre ero con la mia compagna, per dei documenti che non ho, visto che sono tutti a Piacenza. Comunque trovo corretto che il Magistrato abbia mandato anche a me l’avviso di garanzia come ultimo amministratore“.
Come si spiega il fatto che un mese fa avete rilevato il Piacenza e ora si sta sgretolando tutto…se lo sarebbe mai aspettato?
“No, soprattutto in una città facoltosa come Piacenza. O c’è stata una volontà dietro che io non ho capito e non so, ma a questo punto non m’interessa. Non riesco proprio a capire se c’è stata una volontà a monte anche prima io diventassi amministratore, perché caso strano quando sono arrivato io dopo due giorni è arrivata la Finanza che era li da un anno e mezzo…“.
Però sapevate che c’era l’Iva da pagare…
“Si, si… ma non è solo quello… potevano arrivare anche una settimana prima che io prendessi il mio incarico, giusto?”
Ma non dovevano esserci degli imprenditori Piacentini con voi nell’Italiana Srl?
“L’unica persona che ho conosciuto a Piacenza è il nostro sponsor… Sono sicuro che se mi avessero lasciato lavorare e avessi avuto i mezzi, la città avrebbe risposto al mio progetto. Un progetto veramente valido di ristrutturare la società mandandola avanti nel migliore dei modi, ma purtroppo non mi hanno dato i mezzi”.
Per mettere in pratica un progetto ci voleva qualcuno con i soldi..
“Esatto! Però l’Italiana doveva essere riempita dai capitali che dovevano arrivare da questi tre industriali… che però io non ho mai avuto modo di conoscere. A me è stato chiesto se volevo fare l’amministratore, io ho accettato…è stata una scommessa per ora non è andata bene… i miracoli potrebbero succedere, anche se ci credo poco…però…Io sono sempre stato in prima linea e non mi sono mai tirato indietro, come sapete…“.