Tutti uniti contro il Sistri, il sistema telematico per la gestione dei rifiuti. CNA insieme alle associazioni di categoria ha deciso infatti di promuovere un’azione legale nei confronti del Ministero dell’Ambiente, accusato dalle parti di aver introdotto un sistema dispendioso per i titolari di impresa e mal funzionante. In altre parole il SISTRI doveva garantire la rintracciabilità dei rifiuti considerati pericolosi prodotti dalle varie attività, sistema che però non ha mai dato risultati positivi, come spiega la Dott.sa Giuseppina Tagliafichi di CNA Servizi Ambientali. La Tagliafichi spiega come effettivamente la tracciabilità dei rifiuti informatica abbia costretto i gestori di impresa a fornirsi di apparecchiature costose che non rispondevano alle reali esigenze del progetto. Inoltre venivano coinvolti artigiani o liberi professionisti la cui produzione di rifiuti risultava essere davvero esigua, ma inclusa ugualmente in un complesso processo di smaltimento. I professionisti si ritrovavano così ad utilizzare il vecchio sistema cartaceo. L’obiettivo dell’azione legale è di recuperare i soldi spesi dagli imprenditori, anche se la speranza di eventuali rimborsi, spiega la Taglaifichi, è davvero esile.