Al Milestone incontro sull’arte contemporanea e il jazz

Ma è arte? A cura di Salvatore Mortilla e Jody Borea.

Radio Sound

Domenica 20 novembre, alle ore 18:00 al Milestone di via Emilia Parmense 27, Salvatore Mortilla e Jody Borea terranno un incontro sulla fruizione dell’arte contemporanea e sui collegamenti che questa detiene con il jazz, o meglio, con il Free Jazz. In ausilio anche immagini e ascolti musicali. L’ingresso, libero e gratuito, per l’occasione si potrà accedere anche da via Musso 5 (l’ingresso della scuola di musica).

<<Perché l’arte dei nostri giorni è così indigesta all’osservatore comune? Perché spesso lo è anche il free jazz? E perché gli artisti contemporanei si ostinano a produrre opere sempre più assurde, quando non esplicitamente brutte? Perché il “free” risulta così ostico? Cosa vuol dire oggi fare l’artista e cosa vuol dire produrre arte, fare musica improvvisata?>>. Sono alcune delle domande che con tutta l’urgenza della spontaneità sorgono davanti alla produzione artistica e musicale più vicina a noi e alle quali si cercherà di dare una risposta. Più che un incontro, sarà una conversazione dedicata ad una ricognizione dell’estetica contemporanea, volta a dimostrare la sostanziale relatività di molte delle nostre convinzioni comuni sull’arte e sul jazz. <<Siamo davvero sicuri che il taglio sulla tela di Fontana lo avremmo potuto fare anche noi o che la famosa Fontana di Duchamp sia archiviabile semplicemente come un orinatoio? Siamo convinti che per emettere i suoni di Braxton si possa essere anche neofiti del sax?>>. No, le cose non sono così semplici e il dovere di uno spettatore o di un ascoltatore consapevole è quello di avvicinarsi alla questione con la giusta dose di curiosità critica e di fascinazione che è necessaria per entrare in qualsiasi universo artistico. E poi non possiamo dimenticare che «ogni arte è stata contemporanea», come ammonisce una famosa installazione di Maurizio Nannucci. Come a dire che ogni espressione artistica, persino quella più consolidata ai nostri occhi di osservatori del 2000, ha fatto il proprio debutto in una certa epoca e si è sottoposta al giudizio dei suoi contemporanei. Un giudizio che è stato spesso irridente o fortemente critico – come è accaduto agli impressionisti o agli artisti delle prime avanguardie – ma che oggi è profondamente mutato.  Dunque, se vogliamo comprendere meglio l’arte contemporanea, dobbiamo fare come al ristorante cinese: lasciarci avvolgere dal fascino dell’esotico, non precluderci la possibilità di provare gusti nuovi ed eventualmente accettare anche qualche leggero mal di pancia. Ma volete mettere la soddisfazione di aver provato una cosa nuova?

Salvatore Mortilla è nato a Piacenza nell’82. Dopo la maturità classica si iscrive alla Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Milano, dove frequenta il corso di Letteratura e critica nell’Italia contemporanea e laureandosi con lode. Insegnante di Lettere e Storia dell’Arte nella scuola superiore, Mortilla tiene dal 2000 lezioni pubbliche presso vari enti, occupandosi di volta in volta dell’ambito artistico e di quello letterario. I suoi interessi si concentrano eminentemente sugli aspetti estetici della contemporaneità.

Jody Borea è nato a Trenton (New Jersey) nel 1960. Grande esperto di musica jazz. Studia Musicologia Afroamericana per quattro anni ai seminari di Siena Jazz con Marcello Piras e Stefano Zenni. Contemporaneamente studia pianoforte jazz con Umberto Petrin. Interessato da sempre alla divulgazione della musica jazz, ha condotto in passato diverse conferenze sulla storia del jazz per le circoscrizioni comunali e un programma di jazz a Quarta Radio, oltre a diverse iniziative di divulgazione per il Piacenza Jazz Club.