Diabete infantile, la prevenzione inizia nelle scuole

Il diabete è una patologia che riguarda anche bambini e adolescenti ed è in continuo aumento. Questa fascia di età è colpita principalmente dal diabete di tipo 1, che consiste nella completa distruzione delle cellule che producono l’insulina in seguito a un disordine del sistema immunitario dell’organismo. Tale patologia è indipendente dallo stile di vita del bambino e la terapia consiste nella somministrazione di insulina per via sottocutanea per 3-4 o più volte al giorno, prima dei pasti.

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Il diabete di tipo 2, che fino a qualche anno fa riguardava solo l’età adulta, è ora diagnosticato con frequenza sempre maggiore negli adolescenti, e a differenza del precedente si associa all’obesità che si instaura già nell’infanzia e riflette uno stile di vita sedentario con abitudini alimentari scorrette. Questo tipo di diabete si cura, almeno all’inizio, favorendo l’abitudine allo sport ed eliminando gli eccessi nell’alimentazione.

Per quanto riguarda la cura e le attenzioni dedicate al giovane con diabete è iniziato a Piacenza un progetto che vede una stretta e costante collaborazione tra il servizio di Diabetologia pediatrica dell’unità operativa di Pediatria e Neonatologia del nostro ospedale diretta dal professor Giacomo Biasucci e la sezione giovani dell’Associazione autonoma Diabetici piacentini. Questo progetto, strutturato in appuntamenti annuali, è iniziato nel 2009 con l’illuminazione di blu della nostra piazza Cavalli, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza del diabete anche nei bambini e negli adolescenti cercando di riunire i le sinergie dell’associazionismo giovanile sul territorio. È proseguito nel 2010 con l’implementazione del servizio di Diabetologia pediatrica nell’ambito della Pediatria dell’ospedale cittadino, che vede ora uno staff costituito da due medici, tre infermiere, una dietista e una psicologa. Una volta fatta la diagnosi di diabete, i cui sintomi sono tanta sete e una frequente necessità di urinare, il bambino resta in ospedale a seconda dei casi per 1-2 settimane durante le quali lo staff, in collaborazione con il personale di reparto, insegna ai genitori come gestire il diabete dal punto di vista terapeutico, alimentare e psicologico. In questa fase viene coinvolto sempre anche il bambino che a seconda dell’età viene reso più o meno autonomo nella gestione quotidiana del diabete.

Dopo la dimissione dall’ospedale è fondamentale l’immediato ritorno alla vita abituale, con il rientro a scuola. Il personale scolastico può trovarsi in difficoltà nel gestire il bambino specialmente in alcuni momenti di stress quali l’interrogazione, il compito in classe o l’attività sportiva, in cui la rapida variazione della glicemia può causare malessere. Inoltre, il momento del pasto è un momento particolarmente critico a causa della necessità di modulare la terapia insulinica al pasto, i genitori spesso preferiscono gestire questo momento a casa ma in questo modo allontanano il bambino da un’importante occasione di socializzazione con i coetanei. Per questi motivi, anche in risposta alle richieste pervenute direttamente dal personale scolastico, associazione e pediatri hanno pensato di dedicare il progetto di quest’anno interamente alla formazione nella scuole e nelle relative mense. Il progetto, fortemente sostenuto dall’Associazione Diabetici piacentini (con il particolare impegno del presidente Carlo Fantini) è intitolato “Scuola, sana alimentazione e diabete” e ha ottenuto anche il patrocinio del Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza e Azienda Usl e ha il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. La sua fase progettuale è stata in particolare modo seguita dalla pedagogista Marta Boledi e Gian Carlo Schinardi. Il progetto si articola in una serie di incontri nei quali i medici del servizio di Diabetologia pediatrica (Sara Riboni e Lorenzo d’Amato), insieme a Francesca Dossena, tecnologa alimentare e consigliere dell’associazione, approfondiranno i temi di maggiore impatto per la scuola e risponderanno alle domande degli insegnanti. In questi incontri saranno coinvolti anche i medici di comunità, medici di riferimento all’interno delle scuole, e i pediatri di famiglia.

I primi incontri si svolgeranno a partire da oggi (14 novembre) e per le prossime 2 settimane e interessano le scuole di Fiorenzuola (materne, elementare e media) e tutti gli addetti alle mense scolastiche. Per le scuole di Piacenza sono previsti incontri a partire dal mese di gennaio.

La fase finale dell’iniziativa prevede la presenza nelle scuole del territorio provinciale con percorsi personalizzati agli studenti, progressivamente e in base alle esigenze, nell’arco degli anni scolastici 2011-2012 e 2012-2013.