I bilanci dei Comuni, soffocati dai tagli, dai vincoli del patto di stabilità e dalla complicata situazione finanziaria, hanno a portata di mano una soluzione che potrebbe dare una boccata d’ossigeno alle Amministrazioni locali. Lo fa presenta la Uil piacentina in una lettera, inviata nei giorni scorsi ai 48 primi cittadini della provincia, per sollecitare l’istituzione dei Consigli tributari, organi di competenza comunale introdotti dalla manovra finanziaria di agosto. Come spiega il segretario provinciale della Uil, Massimiliano Borotti, si tratta di «un organismo chiamato a collaborare con l’Agenzia delle entrate sul fronte della lotta alla’evasione». Il problema, come ricorda Borotti, è che «se il Comune non istituisce il Consiglio tributario perde il diritto all’accesso alle risorse eventualmente recuperate in seguito al processo di accertamento fiscale su contribuenti del territorio». «Così facendo – osserva il segretario dell’organizzazione di via Scalabrini – non si collabora alla lotta all’evasione, i Comuni perdono risorse non immediate, ma in che prospettiva potrebbero esserci, e, volendo essere maliziosi, si è indotti a pensare che l’amministrazione del Comune voglia guardare più al cittadino-elettore che al cittadino-contribuente». Proprio per queste ragioni, la Uil chiede ai sindaci piacentini di provvedere il prima possibile alla costituzione di questo nuovo organo. Al fine di velocizzare la procedura, l’organizzazione ha allegato alla lettera una proposta di regolamento che tenga conto della possibilità di prevedere una forma di consultazione delle parti sociali.