Questa mattina a Palazzo Galli un convegno per commemorare Don Franco Molinari. Al centro dell’incontro, organizzato dalla Banca di Piacenza e del settimanale piacentino Il Nuovo Giornale, il ricordo di un uomo semplice e versatile, una figura quasi profetica capace di coniugare la Fede cristiana con i nuovi mezzi comunicativi. Nove i relatori presenti: padre Luigi Mezzadri (Lo storico); Pierluigi Magnaschi (Il giornalista); Giuseppe Bertoni (Il docente); Giangiacomo Schiavi (Il collega); Luigi Salice (La guida dei giovani); Mario Donato Falmi (Il cristiano); Riccardo Barlaam (L’incontro con “Foco”); Alberto Lo Presti (Il pensiero di Igino Giordani e di Franco Molinari); don Pierluigi Dallavalle, don Carlo Tagliaferri, don Virgilio Zuffada (Gli ultimi tempi insieme nel focolare). Diverse immagini per un uomo che seppe entrare nel sociale mostrando sempre attenzione verso i più deboli, senza dimenticare l’impegno evangelico della Chiesa. Storico e giornalista, Don Molinari aveva ben presente la sfida della cristianità che si apprestava ad entrare nel nuovo millennio: la necessità di divulgare il Vangelo doveva essere un impegno serio e costante, al passo con il cambiamento. Questo il motivo che lo spinse ad intraprendere studi storici prima, giornalistici poi.
Professore di Storia all’Università Cattolica e giornalista per Famiglia Cristiana, si occupò principalmente di Riforma e Controriforma ma affrontò anche temi delicati come il Fascismo e la Massoneria incurante dei tempi e dei rischi e mostrando sempre coraggio e coerenza.
“Un uomo – ha affermato Pierluigi Magnaschi – che ha anticipato i tempi, interpretare il mondo nel quale si trovava ad agire con uno sguardo attento. Don Molinari è un personaggio morto vent’anni fa, ma sembra sia ancora presente tra noi”.