AGGIORNAMENTO ORE 18 – Olindo Romano era capace di intendere e di volere quando nel gennaio del 2009 aggredì in carcere alle Novate a Piacenza una guardia della penitenziaria durante il controllo della sua cella. E’ scritto nella perizia psichiatrica che il giudice monocratico di Piacenza Elena Stoppini ha disposto riguardo alla vicenda giudiziaria, tutta piacentina, secondaria rispetto all’ergastolo che la corte di Cassazione ha confermato per Olindo Romano e la moglie Rosa Bazzi, colpevoli della strage di Erba.
Olindo Romano è arrivato oggi pomeriggio in Tribunale a Piacenza ammanettato e scortato da tre agenti a bordo di un cellulare blindato. Attualmente l’udienza in via del Consiglio è ancora in corso.
La perizia del Tribunale di Piacenza – ricordiamo che si tratta della prima mai disposta su Olindo, visto che nel procedimento di Erba le richieste in tal senso erano sempre state rigettate – parla tuttavia di una personalità disturbata da manie di carattere ossessivo compulsivo e paranoidi della personalità.
Olindo Romano condannato insieme alla moglie Rosa Bazzi per la strage di Erba nel dicembre 2006, si trova in questo momento al Tribunale di Piacenza. Arrivato poco dopo le 15 in un blindato della Polizia Penitenziaria ammanettato e scortato da tre agenti, si trova nell’aula al primo piano del tribunale davanti al giudice monocratico Elena Stoppini, dove è imputato per l’aggressione ad un agente, avvenuto alle Novate quando era detenuto nel gennaio del 2009. Il dibattimento è concentrato sulle perizie psichiatriche disposte dal Tribunale di Piacenza e quelle ordinate invece dagli avvocati difensori. Si preannuncia un’udienza ricca di colpi di scena.