Ampia partecipazione al seminario organizzato dalla Provincia di Piacenza, assessorato al sistema scolastico e della formazione e politiche del lavoro, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, tanto da costringere gli organizzatori a spostare l’incontro dalla sala Piana alla più capiente Sala Mazzocchi dell’Università. “Il tema all’ordine del giorno è di strettissima attualità – ha detto in apertura l’assessore Andrea Paparo – e riguarda, come gran parte dei momenti di approfondimento che stiamo organizzando già da tempo, il lavoro dei giovani”. Il Seminario, al quale ne farà seguito un secondo il 29 novembre dedicato all’istituto dell’apprendistato, ha inteso fare chiarezza sull’articolo 11 della legge 14 settembre 2011, n.148, di conversione del DL 138 ( manovra di Ferragosto), che modifica la disciplina dei tirocini formativi non curriculari, con novità per la durata e i beneficiari. “La Provincia, insieme all’Università Cattolica – ha detto a margine dell’incontro l’assessore Andrea Paparo – sta cercando una strategia, in accordo con tutte le Istituzioni e i portatori di interessi, per favorire l’occupazione in particolare quella giovanile. La funzione della nuova disciplina è quella di evitare abusi nell’attivazione e nello svolgimento . Si tratta di una materia intricata, ma la grande partecipazione ai nostri seminari testimonia l’interesse da parte dei soggetti coinvolti e il desiderio di mettere in atto politiche che contribuiscano attivamente alla formazione e alla crescita professionale e culturale dei giovani per favorirne l’ingresso nel mondo del lavoro. L’occasione di oggi – ha proseguito Paparo – va ben oltre la riflessione accademica, ma costituisce un momento di riflessione e di costruzione nell’ambito di un percorso che vedrà coinvolti Stato e Regioni ed è suffragato dai maggiori esperti della materia a livello nazionale. Si tratta di un contributo affinchè lo strumento del tirocinio possa realmente costituire una occasione qualificata anche per le imprese, capace di favorire l’ingresso nel mercato del lavoro”.
“Negli ultimi anni – ha aggiunto Andrea Paparo – i tirocini formativi si sono rivelati uno strumento importante di orientamento e uno di strumento di politica attiva del lavoro, utile a offrire una effettiva opportunità di inserimento o reinserimento lavorativo per i giovani, gli adulti, per le persone in difficoltà e per le categorie svantaggiate tra cui le persone con disabilità. Il tirocinio può rilevarsi un’esperienza altrettanto positiva anche per le persone adulte, per coloro che hanno perso un’occupazione o che sono usciti dal mercato da molti anni e che, attraverso tale esperienza, hanno un’occasione concreta per riprendere contatto con il mondo produttivo e del lavoro, con l’obiettivo di un prossimo reinserimento. Per salvaguardare la qualità effettiva dei tirocini che abbiamo avviato e avvieremo in futuro, la Provincia di Piacenza ha siglato nella primavera scorsa un protocollo d’intesa con le parti sociali proprio per tutelarne il valore”.
Nel 2010nella provincia di Piacenza, sono stati attivati 944 tirocini formativi (fonte: elaborazione Osservatorio Mercato del Lavoro su dati Siler), oltre la metà hanno riguardato ragazzi tra i 15 e i 24 anni e una percentuale vicina al 77% ha comportato l’inserimento lavorativo al termine del tirocinio.