Sarà lo scrittore Giancarlo Pagani a concludere la seconda edizione di Happy Hour Book, la manifestazione nata nel 2010 in seno alla campagna lanciata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali “Ottobre, piovono i libri: i luoghi di lettura 2010”.
Venerdì 4 novembre, dalle 19.30, lo scrittore presenterà il suo ultimo romanzo “Il Morso della lucertola”, Edito da Hobby & Work.
Giancarlo Pagani è nato a Piacenza, nel 1964. Laureato in medicina e chirurgia, è specializzato in odontoiatria e ha un master in odontologia forense. Nel 2004 ha esordito con il romanzo Il diavolo non profuma di zolfo. Tra le altre, ha partecipato alle antologie Killers & Co. (Sonzogno, 2002), Delitti d’amore (Mondadori, 2003), Fez, struzzi e manganelli (Sonzogno, 2004). Nel 2001, con il racconto I fiori del male ha vinto il premio Orme Gialle dedicato a Dashiell Hammett. Di GiancarloPagani, prossimamente Hobby & Work pubblicherà La sindrome del paradiso, la seconda inchiesta del capitano Rescigno.
Gli incontri si svolgono al teatro Trieste 34, in collaborazione con Libreria Fahrenheit 451 di Piacenza. Ingresso aperitivo € 5
“IL MORSO DELLA LUCERTOLA” Scheda del libro
Milano, periferia settentrionale della metropoli, ai giorni nostri. Un cadavere completamentecarbonizzato; una ragazza nuda, nessun vestito addosso, niente che possa aiutare a riconoscerla.Sulla scena del crimine gli inquirenti raccolgono la tessera di un locale di lap dance. Ma anche una strana stelletta di ottone a otto raggi. Che cos’è? Ad aiutare Gaetano Rescigno, il capitano dei ROS che segue l’indagine, si affianca un’amica, Cristina Luna, odontoiatra forense. Si dipana così quello che all’apparenza sembrerebbe uno degli innumerevoli casi quotidiani di cronaca nera, efferato quanto banale. Ma presto la storia e l’intrigo si amplificano in una inquietante metafora della società del terzo millennio e del suo neomorale codice di condotta che ormai giustifica ogni nefandezza.
Il Morso della Lucertola non solo è un thriller ad altissima tensione che incatena il lettore dalla prima all’ultima pagina, ma anche un’indignata riflessione ‘in nero’ su un Paese che rischia di smarrire qualunque condotta etica. Il nostro.
Una volta Giancarlo Pagani ha scritto su internet: Eccola la funzione del mistery contemporaneo, quello che viene dopo James Ellroy.Che a furia di scavare, di cercare con le mani il mistero, e di farlo attraverso il modo di raccontare che ha sempre usato il giallo, si va a trovare il lato più oscuro della società. Quello che tutti tengono nascosto perché non è conveniente… quello dalla quale vorremmo stare alla larga. E si cambia.