Poste Italiane sul piede di guerra. Da tempo il servizio locale vive uno stato d’allerta che soprattutto nelle zone montane ha sollevato il disappunto dei cittadini che accusano disservizi che vanno dal semplice ritardo nelle consegne fino alla totale assenza. Addirittura i residenti delle zone di Groppallo, Farini, Morfasso, Lugagnano si erano offerti di pagare un privato perché svolgesse il compito di recapito della corrispondenza. Vito Altobello di SPL CISL spiega però che, nonostante gli evidenti disagi, nulla stia cambiando. A questo punto, continua, l’unico modo per far sentire la voce dei postini e delle persone vittime del disservizio sarà uno sciopero.
