Trapianto d\’organi, ricerca di Aido: cresce il grado di preparazione

Donazione degli organi. Un argomento che, se pur delicato e controverso, non deve imbarazzare. Quelli dell’Aido Emilia-Romagna “vogliono spargere la voce”, parafrasando il nome della campagna d’informazione dell’Associazione, in onda, in questi giorni, sulle principali emittenti radiofoniche regionali. E al contempo vogliono anche vederci chiaro. All’azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica si accompagna, infatti, la fotografia – attuale ed autentica – degli indici di conoscenza e del grado di preparazione statisticamente registrati. Merito della ricerca commissionata ad Astra Ricerche, che nel mese di giugno ha effettuato 610 interviste on line, somministrate col metodo CAWI (Computer Aided Web Interviewing). Interessato dal sondaggio un campione rappresentativo di italiani tra i diciotto e i settant’anni residenti in Emilia-Romagna, pari a circa tre milioni di adulti. «Parliamo di donazione, definita come il prelievo degli organi dal corpo di una persona defunta, da trapiantare nel corpo di altre persone malate. Lei può dire in tutta onestà di sapere di che cosa si tratta?». E’ questo l’interrogativo centrale da cui parte l’indagine, i cui dati sono stati presentati in occasione della conferenza stampa di mercoledì 5 ottobre presso la Sala Rossa della Provincia di Bologna. Oltre alla vicepresidente di Aido Emilia-Romagna, Giuseppina Pancaldi, sono intervenuti il prof. Enrico Finzi, presidente di Astra Ricerche, la referente Aido regionale nella 8.a Commissione Tecnica del Centro Trapianti, Alessandra Luppi e Adriano Baffelli, giornalista, dell’agenzia di comunicazione Bhw communication, ufficio stampa di Aido Emilia-Romagna, che ha coordinato i relatori.

Radio Sound

“I principali giudizi positivi sulla campagna pubblicitaria diffusa dall’Aido Emilia-Romagna – ha dichiarato la Presidente Bassini – riguardano la sua utilità a far conoscere l’Associazione, la sua capacità a risvegliare intereresse intorno al tema e la sua efficacia nel diminuire il disagio che si ha nel parlare con altri di donazione degli organi. In questo senso il ruolo dell’informazione diventa centrale con particolare riguardo ai media, specie per Internet, e al passaparola tra familiari, amici e conoscenti”. La conoscenza della donazione degli organi risulta vastissima, pari al 98% del campione intervistato, un dato incoraggiante, decisamente in aumento rispetto alla precedente indagine, condotta sempre da Astra Ricerche nel 2008. Di riflesso, alla domanda sulla conoscenza di Aido, scende di sette punti percentuali la non conoscenza dell’operato dell’Associazione nei confronti della quale il voto medio, espresso utilizzando la consueta scala da uno a dieci, è pari a otto. Una valutazione decisamente positiva che ripaga il lavoro di sensibilizzazione svolto dai volontari dell’Aido.