A palazzo Garibaldi il “respiro del grande fiume” di Alberto Roveri

E’ stata inaugurata questa mattina, nell’atrio della Provincia, la mostra itinerante dedicata al Grande Fiume, con filmati tratti dal portale www.infopo.it e foto del libro “Il respiro del fiume” di Alberto Roveri, un fotografo che da anni immortala i più suggestivi scenari fluviali, le genti che popolano le rive, le tradizioni che sopravvivono al tempo, in un viaggio dalla sorgente alla foce del Po.

Radio Sound

L’esposizione rimarrà allestita fino al tre novembre. Alla presentazione hanno preso parte Massimiliano Dosi, il presidente del Centro di documentazione, informazione, educazione ambientale e ricerca sull’area padana (Cidiep), Giuseppe Gavioli, i componenti piacentini del cda, il consigliere provinciale Enzo Varani, il professor Ireneo Ferrari (Università di Parma) e il dirigente della Provincia Fabrizio Bernini.

In mattinata è stato anche presentato il portale  www.infopo.it, uno strumento di facile consultazione per chi desidera ricevere notizie, cercare informazioni e dati, scaricare foto e vedere filmati, leggere recensioni di libri, dialogare con gli enti che governano il Grande Fiume.

La mostra è il primo atto di un percorso di riscoperta del fiume che comprende: dal 3 al 20 novembre l’esposizione al Museo di Storia Naturale di Piacenza e dal 20 novembre al 20 dicembre l’esposizione presso la Scuola Dante-Carducci.
Contestualmente alla presenza della rassegna itinerante a Piacenza verranno coordinate altre proposte legate all’educazione ambientale, alla sostenibilità e al bacino del Po:

– Martedì 25 ottobre alle 10 presso la sala Consiglio della Provincia verrà presentato il DVD “10 anni di adozioni del territorio piacentino” un’esperienza pluriennale che ha collegato un gran numero di classi scolastiche in una rete a presidio attivo delle emergenze ambientali piacentine.
– Giovedì 3 novembre dalle 10 presso la sala Perlasca della Provincia, i Centri di educazione ambientale e gli amministratori esamineranno le ipotesi di creazione di nuovi Centri Cea e di allargamento di quelli esistenti alla luce del nuovo Programma Infeas 2011-2013.

– A seguire – date ancora da definire –, verrà presentato il documentario “Terramacchina” di Daniele Didomenico (un lavoro di ricerca che ha coinvolto, con risorse regionali, la rete dei Cea, la Provincia di Parma e il “Centro italiano di ricerca ed educazione ambientale” dell’Università di Parma), quindi, con l’aiuto del prof Ireneo Ferrari, verranno proposti percorsi di educazione alla biodiversità che coinvolgono sia il mondo della scuola, che la popolazione adulta;   inoltre,  in collaborazione con il Parco del Trebbia verranno illustrate anche le iniziative di educazione ambientale legate agli ecosistemi fluviali. In una logica interassessorile è anche in cantiere la presentazione dello studio dell’Università di Pavia sulle ricerche degli ultimi anni sugli Ardeidi del Po e del progetto LIFE, relativo alla risalita dei pesci in corrispondenza dell’invaso di Isola Serafini.   

Con l’aiuto e la collaborazione dell’assessorato provinciale al Turismo, di Piacenza Turismi e del Consorzio Navigare il Po in primavera è prevista una riunione “natante” sulla Calpurnia lungo il percorso piacentino del Po, per fornire ad amministratori, tecnici e alla cittadinanza informazioni aggiornate sul Piano di Gestione delle Acque in corso di elaborazione da parte dell’Autorità di Bacino del Po.

“L’auspicio – ha detto l’assessore Massimiliano Dosi – è che le nuove generazioni acquisiscano familiarità con il Grande Fiume, che un tempo rappresentava una risorsa economica, culturale e ambientale per le popolazione rivierasche. Un rapporto, quello con il Po, che purtroppo si è in parte perso, ma che occorre recuperare perché può rappresentare una nuova grande risorsa per il nostro sistema turistico ed economico”.

“Sono tante le iniziative che saranno intraprese – ha detto Fabrizio Bernini – grazie ad un lavoro coordinato tra Enti e Istituzioni, Province, Cidiep, Consorzio di Bonifica, Università. Inoltre, sarà consolidato il legame tra Parco del Trebbia, che è un parco di foce, e Po”.