Sulla questione del Mercato Europeo sul Pubblico Passeggio prende la parola Maurizio Saccardi dell’Associazione Commercianti del Centro Storico. Saccardi risponde ad Angelo Grassi della Federazione Venditori Ambulanti sostenendo che non è giusto accusare la Circoscrizione 1 di aver preso una decisione in modo strumentale e aggiungendo che l’obiettivo non è eliminare le manifestazioni sul Pubblico Passeggio, ma dislocarle in luogo più consono. Grassi dal canto suo aveva dichiarato di non comprendere il perché di tutte queste proteste, dal momento che per tre giorni all’anno i danni non possono risultare così drammatici come vengono descritti.
IL COMUNICATO DI MAURO SACCARDI
Non vorrei polemizzare con il Presidente della Fiva che giustamente cura gli interessi della Sua categoria, dimenticando che a volte il bene comune confligge con il bene privato e particolare. Detto ciò, vorrei sottolineare il fatto che si accusa la Circoscrizione 1 di aver preso una legittima determinazione (ovviamente criticabile e perfettibile) in modo strumentale; non mi risulta che una decisione presa all’unanimità dall’intero arco costituzionale presente in quartiere, possa essere tacciata di strumentalizzazione; ciò giustifica invece la reale necessità di cambiamento !!!!. Per chiarire ulteriormente la questione, ribadisco che nessuno vuole eliminare le manifestazioni calendarizzate sul Pubblico Passeggio, ma dislocarle in luogo più consono. Non riesco però a capire la presa di posizione dell’Amministrazione, che per bocca dell’”Assessora” al Commercio , rilancia la volontà di non cambiare nulla, senza ascoltare le ragioni dei cittadini rappresentati da un organismo democraticamente eletto e attento alle dinamiche socio – culturali del centro storico. Certo siamo già abituati alla partecipazione “modello Reggi “ e alla grande sensibilità dimostrata dall’ “Assessora” nel risolvere i problemi commerciali delle aree ormai depresse volute dalla Sua Amm. (e mi riferisco alla zona di via Scalabrini e Montale !!!). Per quanto riguarda l’indotto, faccio presente che gli alberghi sarebbero ugualmente frequentati da quegli ambulanti che non dormono sul proprio furgone, indipendentemente che le manifestazioni si svolgano a sud o nord della città . Per i parcheggi, non mi risulta che durante l’anno quelli di via IV novembre siano vuoti, pertanto nei giorni di manifestazione risultano quantomeno sovraffollati. A nord tutto il vallo delle mura potrebbe essere adibito a parcheggio e non solo durante la festa del locale PD……. Vorrei inoltre capire perché si voglia ostinatamente utilizzare un area pubblica chiamata Pubblico Passeggio e non Pubblico Commercio con la banale (e si questa volta strumentale) motivazione di incentivare il centro storico….. Il centro storico non ha bisogno di queste iniziative che cannibalizzano risorse che vuotano la parte storica per tutto il periodo delle manifestazioni e non incrementano l’economia cittadina. Non riesco a capacitarmi come un’ Amm. possa in una sola mossa scontentare i cittadini che frequentano il viale e gli stessi cittadini lavoratori che ogni giorno aprono la serranda e fanno vivere la città . Forse….. anzi sicuramente è il frutto della partecipazione “modello Reggi”.
Sulla questione è intervenuta anche Anna Maria Rossetti per il Comitato Amici del Facsal.
Della serie: “Le regole le facciamo noi”. Non si spiega altrimenti la convinzione, da parte del Sig.Grassi Presidente della FIVA, di “avere rispettato tutte le regole”. Del resto da ben 7 anni, nella quattro giorni del Mercato Europeo, tutto è stato consentito agli ambulanti protetti dalla FIVA-CONFCOMMERCIO (che evidentemente fa molta paura ai nostri politici) che anche quest’anno hanno sversato olio di frittura sulle mura farnesiane e dappertutto: infatti, se avessero collezionato decine di multe per i numerosi episodi di scempio ai danni del patrimonio e dell’ambiente, è molto probabile che non troverebbero più Piacenza così OSPITALE, tanto per usare un eufemismo. Per 5 anni hanno ritenuto “regolare” parcheggiare camion e furgoni sulle aiuole appena rifatte ed ora sono distrutte (alleghiamo foto esplicativa). Due anni fa, dopo le nostre denunce, hanno capito finalmente che è PROIBITO. Adesso comincino a pagare i danni che hanno arrecato al viale, poi potranno pretendere rispetto e considerazione da parte dei cittadini che SOLO 10 ANNI FA ne hanno pagato il rifacimento per circa un milione di euro.
Possono utilizzare, per questo, parte dei 18.000,00 € (diciottomila) che con grande “generosità” la nostra Camera di Commercio ha loro concesso in cambio della presenza di quattro banchi di prodotti piacentini (4.500,00 € a banco! Non male, e non avranno neanche fatto troppa fatica a vederseli accordare visto che Parietti da membro della Giunta camerale concede a Parietti, Presidente dell’Unione Commercianti, il contributo – ndr: per comodità alleghiamo il verbale della Giunta Camerale del 29 Luglio scorso). Ecco i nostri imprenditori! Ecco la nostra classe dirigente! Ecco come si spendono i soldi pubblici! Ecco come si aiuta la nostra economia! Ecco perché Piacenza è sempre di più una città in agonia!
Ora aspettiamo fiduciosi l’esito delle indagini in corso, poi valuteremo come tutelare il Facsal. Minimizzare ciò che è accaduto in questi anni è da irresponsabili e se l’Assessore al Commercio, evidentemente dopo aver cambiato idea, dato che in occasione dell’inaugurazione di quest’anno aveva annunciato lo spostamento (come testimoniato dalle registrazioni televisive), invita ad essere tolleranti laddove tollerare significa “sopportare, rinunciando ad opporsi a comportamenti irregolari”, ebbene, allora noi siamo intolleranti. E se dopo le numerose e documentate denunce c’è ancora chi vuole sminuire la nostra battaglia insinuando che siamo spinti solo dall’interesse personale, è perché nella loro vita, quando hanno fatto qualcosa, lo hanno sempre fatto solo per sè stessi.