A seguito della decisione presa a luglio 2011 dal Governo Russo di aumentare i dazi doganali per quanto concerne le importazioni di vino italiano, la questione ha aperto un notevole dibattito tra le aziende vitivinicole italiane ed europee soprattutto in un periodo di crisi mondiale come quello attuale.
La maggior parte degli addetti ai lavori ritengono che l’aumento del cosiddetto “custom profile” cioè il valore minimo imponibile su cui calcolare i dazi e i diritti doganali sui vini importati, introdotto a seguito del nuovo regime fiscale russo, sarà particolarmente penalizzante soprattutto per i produttori del Bel Paese che si sono trovati da quest’estate a fare i conti con un dazio circa il doppio superiore a quello previsto per i colleghi francesi e spagnoli, diretti concorrenti sul grande mercato russo, tutto ciò potrebbe condurre ad un inevitabile incremento del prezzo finale del prodotto e di conseguenza a un calo della domanda dato che il mercato russo rappresenta oggi una fonte di guadagno notevole ed in continua espansione in modo particolare in questo settore.
Nonostante la tassazione sia notevole, non tutte le aziende italiane, hanno subito danni da questo nuovo regolamento, infatti se un’azienda si dimostra forte, stabile e soprattutto se presenta listini dei prezzi in regola secondo le normative russe certo non subirà ripercussioni e perdite di quote di mercato.
La dimostrazione lampante di come far fronte a questo problema uscendone più forti è rappresentata da un caso presente nella realtà piacentina. Si tratta dell’azienda vitivinicola a conduzione familiare, Cantine 4 Valli, una realtà molto forte sul territorio locale ma considerata ancora medio-piccola nel panorama italiano, che ha saputo in questi anni farsi largo spazio all’estero ed in particolare nel bacino russo. Nonostante sia innegabile che la recente questione delle licenze abbia in parte bloccato il mercato mettendo in difficoltà gli esportatori, l’azienda piacentina ha saputo invece amplificare il proprio mercato e i profitti; infatti secondo i dati presentati dal responsabile del mercato estero Massimo Perini, si è registrato nell’ultimo periodo un considerevole aumento delle vendite, con oltre 200 camion corrispondenti a 3 milioni di bottiglie in viaggio verso la Russia nel 2011, e le richieste sono in continua crescita con previsioni incoraggianti. Inoltre proprio quest’estate l’azienda emiliana ha agguantato un altro successo raggiungendo il vicino mercato ucraino, considerato anch’esso un potenziale in forte espansione e molto promettente, ciò dimostra che anche in un momento economico sfavorevole le aziende forti, consolidate, consapevoli della forza del proprio prodotto non temono ne’ la crisi ne’ le tasse superiori e non solo si sono adeguate a questo trend ma hanno avuto una performance migliore.
Come spiega Mirco Caretti, responsabile commerciale Russia per Cantine 4 Valli e grande conoscitore delle dinamiche economiche-commerciali di questo paese, “La Russia dopo Usa e Germania è il terzo mercato più interessante per il mondo del vino e l’azienda non a caso punta su di esso e vi può vantare un’ampia quota di mercato ben consolidata e in continua crescita. Per questo, nonostante il periodo di crisi, la bravura dell’azienda è stata proprio quella di aver saputo farsi strada nel mercato russo senza bloccarsi ma addirittura raddoppiando le vendite e la propria presenza, senza farsi spaventare dall’incremento dei dazi”. Il successo della cantina piacentina è merito anche della realtà familiare dell’azienda che esporta oltre al buon vino il valore del made in Italy.