Non c’è pace per il campionato femminile di serie A1, dopo la decisione del Tar del Lazio di accogliere il ricorso di Forlì contro il mancato ripescaggio in A1 e di conseguenza sospendere due partite di A1 e A2 non giocate (Forlì e Icos Crema in A2 e quella della Rebecchi Nordmeccanica Piacenza a Pesaro nel massimo campionato), è attesa per oggi la sentenza del Tar che farà capire se bisognerà riscrivere il calendario oppure i romagnoli dovranno accettare di fare la serie A2. Intanto in A1 tiene banco anche il caso Novara che potrebbe rinunciare al campionato. L’Asystel Novara, una delle protagoniste, domenica si è presentata in campo, per protesta come promesso alla vigilia, nella partita casalinga contro Modena con solo cinque atlete (il minimo evitata la penalità) e la partita non si è disputata. La diatriba nasce dal numero di tesserate straniere under 22 da poter schierare in campo. Il regolamento in un primo momento non prevedeva limiti, invece da lunedì 3 ottobre la deroga introdotta pochi mesi fa è stata tolta. Quindi è possibile far giocare una sola giovane straniera da schierare in campo con l’obbligo di inserire nel sestetto un’Under 22 italiana. Le decisione obbliga l’Asystel a lasciare a casa tre tesserate. Se Novara dovesse continuare la protesta la squadra piemontese potrebbe essere cancellata dal torneo.