Camera di Commercio: esportazioni piacentine all\’estero in forte rialzo

Piacenza. Il primo semestre del 2011 ha posto in luce un buon andamento dei commerci piacentini con l’estero. L’interscambio nel suo complesso ha raggiunto i 2.801 milioni di euro, con una crescita di 24,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2010. Questa posta è risultata costituita da importazioni per 1.588 milioni di euro ed esportazioni per 1.212 milioni di euro. La crescita per il primo aggregato si è fermata al 21,5% mentre per il secondo si è spinta fino a +29,1%. Nell’elenco delle principali merci che sono esportate dalle ditte piacentine si registrano valori in crescita per tutti i prodotti, ad eccezione dei prodotti in metallo che pure restano tra i più importanti. Le variazioni sono piuttosto significative. Importante il +39% che ha interessato i macchinari ma anche il +22% per i mezzi di trasporto ed il +51% dei prodotti alimentari. Le esportazioni sono cresciute nei confronti di tutte le aree, ad eccezione dell’Africa. Non è da escludere che le profonde trasformazioni che hanno interessato i Paesi del Nord Africa abbiano limitato ordini e flussi esportativi.

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Analogo andamento si rileva per le importazioni, in crescita in modo generalizzato fatta eccezione per l’area africana. Germania, Francia, Spagna, Regno Unito e Romania sono i Paesi verso i quali intratteniamo i più consistenti rapporti commerciali, all’interno dell’Unione Europea. Macchine, prodotti della raccorderia ed autoveicoli rappresentano le merci più vendute per le imprese piacentine. Tra il 2010 ed il 2011 si è verificato un incremento nell evendite di ciascuno di questi prodotti,. Questo buon risultato non ha permesso però di recuperare quanto era stato perso nel periodo precedente, per cui il confronto 2009/2011 mantiene segno negativo. Il risultato piacentino – a livello di entità della variazione- è complessivamente migliore di quello delle province confinanti, ad eccezione di quella di Lodi dove la ripresa dell’interscambio con l’estero ha assunto dimensioni davvero ragguardevoli (+51% per l’import e +77% per l’export).