Con “L’Epica sulle strade di Annibale” domenica 9 ottobre, dalle 9,30, torna per il quarto anno la tradizionale manifestazione cicloturistica che unisce sport e storia, attraverso i territori della battaglia della Trebbia, lo scontro che nel 218 a.C. oppose le truppe di Annibale a quelle romane di Tiberio Sempronio Longo. Anche quest’anno – hanno fatto sapere in Provincia, questo pomeriggio, gli organizzatori de LaOrsi Bike – il trend di partecipanti si avvia verso le 700 presenze, ormai una costante, da quattro anni a questa parte. La kermesse è anche memorial della compianta Maria Teresa Orsi, scomparsa a seguito di un incidente ciclistico nel 2008. Parte dei fondi raccolti annualmente vanno ai familiari della ragazza. Tre i percorsi previsti, tutti con partenza e arrivo a San Nicolò, non a caso in piazza Annibale, con tratti su strade imbiancate, nel più puro spirito del ciclismo pionieristico. Il primo è una biciclettata di 30 chilometri circa, verso Piacenza, per Vallera, quindi lungo il Trebbia fino al ponte di Tuna e ritorno. Il secondo percorso da San Nicolò prosegue verso Piacenza, poi per la strada Gragnana verso Gossolengo, da qui per Rivalta, Rivergaro, Statto, Momeliano, Agazzano, Sarturano, il guado del Luretta, Costa, Canneto, Tuna, Gragnano e arrivo, per 65 chilometri complessivi. Per i più allenati il percorso sarà di circa 100 chilometri, a Momeliano il tracciato si allunga toccando Rezzanello, Piozzano, Pomaro, Montecanino, Verdeto e qui si ricongiunge con il percorso medio, dopo Agazzano. A tutti i partecipanti al termine del giro sarà offerto un pasta party in piazza a San Nicolò. Lungo i tracciati due i punti ristoro, a Rivergaro e Sarturano. Per i partecipanti al percorso lungo è previsto anche un punto acqua che, per i ciclisti della biciclettata, sarà a Tuna.
E’ possibile iscriversi presentandosi il giorno stesso alla partenza. In alternativa presso il negozio LaOrsi bike, oppore inoltrando una mail a iscrizione@granfondoepica.it.
Nel corso della presentazione l’assessore provinciale Maurizio Parma ha espresso il proprio “apprezzamento” per l’organizzazione messa in campo e si è complimentato con i registi dell’iniziativa. “Il nostro territorio – ha detto – è vocato al cicloturismo. Manifestazioni come questa sono un importante strumento di promozione della nostra provincia e del nascente parco del Trebbia. Manifestazioni alle quali si associano, in ambito agonistico, le nostre Gran Fondo”. Parma ha anche sottolineato il valore del ricordo di Maria Teresa Orsi, la ciclista drammaticamente scomparsa nel 2008.
“Si tratta di un evento carico di significati – ha rimarcato il sindaco di Rottofreno Raffaele Veneziani –. Oltre a quello storico, va sottolineato il valore sportivo della manifestazione e quello promozionale”. Il primo cittadino ha annunciato che domenica sarà in sella, vestirà la maglia in lana Merino appositamente confezionata per l’evento e “cavalcherà” una due ruote degli anni ’70.
“Il movimento attorno alle biciclettate d’epoca cresce costantemente. In questi quattro anni siamo anche entrati a far parte di circuiti di settore, come quello del “Giro d’Italia d’epoca” ha spiegato il presidente del LaOrsi Bike Alessandro Faggiani.
“Nostro obiettivo – hanno aggiunto i consiglieri Luciano Fuochi e Michela Napoli – è il massimo coinvolgimento, dalle famiglie agli appassionati delle bici storiche, passando per i cultori delle bici moderne. Per le strade si vedono mountain bike, city bike, bici da corsa di ultima generazione, pezzi unici di inizio ‘900, telai in legno costruiti a mano, negli anni passati anche antichi mezzi dell’esercito. Di questa manifestazione una delle cose più affascinanti è lo spirito che si respira, fatto di voglia di stare in compagnia, di divertirsi e di incontri con degustazione ai punti ristoro, per un pieno di energie con prodotti tipici prima della ripartenza verso l’arrivo”.