Piacenza. “Con una pubblica amministrazione efficiente e con una scuola di qualità, il Paese può tornare a crescere”. La protesta dei dipendenti pubblici piacentini organizzata dalla Cgil con le categorie Flc e Fp parte da una proposta: “Questo governo ha inteso il comparto pubblico solo come un costo da tagliare e non come un’opportunità: invece crediamo che investendo nel comparto si possano creare le condizioni per far diventare scuola e pubblica amministrazione un volano per la crescita”.
L’appuntamento è per sabato 8 ottobre a Roma, dove è in programma la grande manifestazione dei “pubblici”, presentata in Camera del Lavoro a Piacenza dal segretario generale Cgil Paolo Lanna, dalle segretarie di Fp-Cgil Stefania Bollati e di Flc-Cgil Manuela Calza. “Diciamo no ad una manovra che aumenta le disuguaglianze – hanno spiegato Calza e Bollati – che colpisce i soliti noti e non gli evasori fiscali e che blocca il contratto collettivo nazionale di lavoro per dieci anni. Tutto questo – hanno proseguito le dirigenti Cgil – si rifletterà in una diminuzione del welfare a danno di tutti, soprattutto i più deboli”.
“Invece c’è un modello ’altro’ di sviluppo che questa crisi ci impone – hanno proseguito Calza e Bollati – e questo modello deve partire dal comparto della ricerca, della scuola, dei servizi pubblici e della pubblica amministrazione”. Paolo Lanna, segretario generale Cgil Piacenza, ha sottolineato come quella di sabato non sia la manifestazione di due categorie, “tutta la Cgil è impegnata per la riuscita della protesta che coinvolgerà insegnanti, dipendenti comunali, infermieri, medici, vigili dle fuoco: perché una buona pubblica amministrazione crea benessere. Noi – ha sottolineato – abbiamo delle idee per migliorare ciò che non va nel comparto pubblico, ma il Governo è miope e non ascolta”. Sulla stessa linea Gaetano Bonetti, segretario organizzativo Fp-Cgil, che ha ricordato il memorandum del 2008 firmato con il governo Prodi: “Li ci siamo confrontati, sindacati e Governo, e siamo arrivati a delle linee condivise oggi nel dimenticatoio”. Bonetti ha infine ricordato “i tanti dipendenti privati, in particolare di cooperative sociali, impegnati nel comparto pubblico per l’assistenza a disabili e anziani”. “Con i tagli indiscriminati – ha detto Bonetti – sono centinaia di migliaia i lavoratori a rischio perché le loro aziende non riescono più a sostenere gli appalti”. Un altro motivo per partecipare alla manifestazione di sabato.