La PAC deve porre al centro le imprese agricole e agroalimentari, deve premiare l’economia reale, promuovere l’innovazione ed il ricambio generazionale ed incentivare la produzione alimentare, anche facendo leva sul valore aggiunto dei territori. Questo il tema del convegno che si è tenuto questa mattina a Palazzo dell’Agricoltura e organizzato da Coldiretti. E’ necessario, secondo gli imprenditori agricoli del territorio, ripartire dall’economia reale, caratterizzata da produzione, da beni, da servizi certi, verificabili, misurabili, frutto di lavoro, di ricerca, impegno. Ciò che è emerso dal convegno è che gli obiettivi della Pac, Pianificazione Agricola Comune, debbano essere adeguati alle nuove esigenze delle imprese, dei consumatori e dei cittadini europei, valorizzando il ruolo degli agricoltori e di tutti gli operatori della filiera agroalimentare come produttori di alimenti e di ricchezza per l’Unione Europea.
E’ fondamentale, secondo Coldiretti:
– ridistribuire il peso economico all’interno delle filiere, creando le condizioni per il mantenimento di un equo tenore di vita dei protagonisti attivi del mondo agricolo;
– stabilizzare i mercati e contrastare i fenomeni speculativi;
– garantire la sicurezza degli approvvigionamenti;
– favorire lo sviluppo di un’agricoltura competitiva e sostenibile sotto il profilo economico, sociale e ambientale;
– innovare e migliorare le condizioni per la commercializzazione, la programmazione e la gestione dell’offerta;
– rispondere alla domanda di informazione e trasparenza dei mercati e dei prodotti, da parte dei consumatori;
– creare le condizioni giuridiche per la gestione da parte degli agricoltori di filiere corte e trasparenti.