Piacenza. Ammontano a complessivi sette milioni 606mila euro i contributi per le imprese locali che la società di consulenza Farnese Finanziaria è riuscita ad intercettare nell’esercizio 2010/2011, a favore in particolar modo di aziende locali del settore meccanico e agroalimentare.
«C’è una parte di fondi pubblici che potrebbero tranquillamente essere usati autonomamente dalle imprese, come i bandi della Camera di commercio, che per modulistica e per complessità non necessitano di una particolare consulenza, ma nel 90 per cento dei casi – spiega Enrico Rancati di Farnese Finanziaria – i fondi pubblici e le loro ovvie e relative regolamentazione per la complessità che presentano necessitano della consulenza di esperti in grado di interpretare il modo più idoneo per utilizzare gli strumenti e la strada da seguire per progettare le iniziative legate ai bandi».
I fondi erogati derivano da contributi a fondo perduto, contributi in conto capitale, bonus fiscali, crediti d’imposta e finanziamenti agevolati previsti dalla legislazione regionale, nazionale e comunitaria.
Si tratta di strumenti ancora poco utilizzati dalle aziende, che spesso ignorano la presenza di questi utili contributi che possono aiutare le imprese a percepire fondi per lo sviluppo di progetti e attività di ricerca, a ottenere leasing e finanziamenti che consentono di investire senza l’impiego di capitali, a intercettare contributi e incentivi per la patrimonializzazione, il miglioramento dei processi produttivi, l’acquisto di macchinari, strumenti, terreni e immobili o a mettere benzina nel motore dell’internazionalizzazione.
L’attività della società di consulenza si conclude con la presentazione delle domane agli enti competenti e la successiva redicontazione dei costi nel momento in cui le aziende ricevono e utilizzano i contributi.
Sono in fase di approvazione progetti legati allo sviluppo dell’efficienza energetica delle imprese e al risparmio energetico (per un totale di 4 milioni 870mila euro) e progetti sullo sviluppo di iniziative imprenditoriali legate all’innovazione di processo e di prodotto (per un totale di 2 milioni 250mila euro): in entrambi i casi si tratta di bandi regionali rivolti ad attività con sede produttiva sul territorio emiliano-romagnolo, che presto potrebbero portare nuova linfa per le aziende locali.