Piacenza. Stefano Cavalli (Lega nord) ha rivolto una interrogazione alla Giunta per conoscere le modalità e i dettagli con i quali si è valutata la frequentazione dei treni successivamente soppressi (sostituiti dai bus) nelle tratte Piacenza-Castelvetro-Cremona e Fidenza-Castelvetro-Cremona e i relativi risultati. Il consigliere, a questo proposito, rileva che: chi usufruisce dei bus sostitutivi non ha modo di obliterare il titolo di viaggio sul mezzo, questo nonostante alcune fermate siano a diversa distanza dalle stazioni ferroviarie; in molti casi, l’aggravio dei tempi di percorrenza dei bus sostitutivi rispetto ai treni risulta significativamente superiore e lo stesso impedisce ai viaggiatori la coincidenza con altri mezzi di trasporto pubblico; i circa 50 posti disponibili sul bus sostitutivo risultano inoltre talvolta insufficienti lasciando a piedi alcuni passeggeri. Cavalli, alla luce delle criticità segnalate, chiede alla Giunta se intenda commissionare ulteriori valutazioni e quali urgenti misure intende adottare al fine di sanare le criticità sopra descritte, a tutela dell’utenza.
«Stando a quanto affermato dall’Ass.Peri, – dichiara Stefano Cavalli, Consigliere regionale della Lega Nord – numeri alla mano, la soppressione dei treni delle tratte Piacenza-Castelvetro-Cremona e Fidenza-Castelvetro-Cremona sarebbe stata compensata in modo quasi indolore attraverso i bus sostitutivi. In base ai rilievi snocciolati da Peri – aggiunge l’esponente del Carroccio emiliano – il numero massimo dei passeggeri che usufruivano dei treni sta comodamente in un bus e l’aggravio dei tempi di percorrenza non supera i 18 minuti. Non serve una commissione d’inchiesta, – ironizza Cavalli – per capire che i numeri sono ben diversi. Lo sanno bene i numerosi studenti che ogni sabato “rimangono a piedi” perché sul bus non ci sono posti a sufficienza per tutti”, lo sanno bene anche i pendolari che a causa degli aggravi di tempo, ben superiori ai 18 minuti di Peri, perdono regolarmente la coincidenza. Inoltre, – continua il Consigliere leghista – chiunque conosca le strade che collegano Fidenza, Villanova e Castelvetro sa bene quanto siano strette e pericolose, soprattutto nei mesi invernali. Non trovo giusto che ogni volta che si debbono adoperare dei tagli, a rimetterci siano sempre i residenti delle aree periferiche. La provincia di Piacenza è stanca di fare la Cenerentola della Regione. Considerato che, per le tratte in questione, i collegamenti alternativi al treno non consentono trasporti sicuri e puntuali – conclude Cavalli – ho presentato un’interrogazione con la quale chiedo alla Giunta di conoscere le modalità e i dettagli con i quali si è valutata la frequentazione dei treni successivamente soppressi e i relativi risultati; se, alla luce delle criticità segnalate, intenda commissionare ulteriori valutazioni e quali urgenti misure intende adottare al fine di sanare le criticità sopra descritte, a tutela dell’utenza.»