Secondo intensissimo appuntamento del Festival del Diritto, ieri sera nel Salone di Palazzo Gotico. All’incirca verso le 20 era infatti previsto il dibattito pubblico con l’onorevole Rosy Bindi, il costituzionalista Valerio Onida, coordinati dall’ex direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli. Ma la partecipazione che più ha commosso e scosso la serata è stata quella del presidente emerito della Repubblica italiana Oscar Luigi Scalfaro, benché in video conferenza. “Un Parlamento di straccioni non assicura la tenuta della democrazia” ha tuonato Scalfaro intervistato dal curatore scientifico della rassegna Stefano Rodotà. (Un lungo estratto è ascoltabile a fondo pagina)
Ma il dibattito non è mancato anche tra i presenti a Palazzo Gotico, con Mieli che ha fatto da “moderatore storico” cercando di contestualizzare e rendere più accessibile al pubblico alcune tematiche scottanti che sono state trattate.
Tra queste la legge elettorale, sulla quale entrambi gli ospiti si sono trovati d’accordo nell’affermare che l’attuale andrebbe cambiata.
Se dal canto suo Rosy Bindi ha cercato di spiegare che, nonostante la legge elettorale, il centrosinistra in passato è stato in grado comunque di assicurare stabilità e alternanza alla guida del Paese, Valerio Onida ha invece illustrato le possibili soluzioni al problema esistente oggi.
Ma entrambi sono stati unanimi nell’affermare che “la Costituzione nel suo impianto non va toccata, a prescindere dalla legge elettorale che si andrà a scegliere”.